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Credits: Instagram
24 Ottobre 2018
Come tante altre donne in tutto il mondo, Annapaola Xodo, oggi 30enne, a 20 anni ha deciso di rifarsi il seno con il desiderio di migliorare il suo aspetto: quello che ha ottenuto, però, è solo un calvario che è durato ben 8 anni. La ragazza, infatti, ha contratto la cosiddetta “breast implant illness”, ossia la “malattia delle protesi mammarie”: si tratta di una patologia causata dalla presenza di silicone e metalli pesanti nelle protesi, sostanze che possono provocare un’intossicazione al corpo.
“Dopo appena 20 giorni dall’intervento – ha raccontato Annapaola sui social – è cominciato il calvario. Gambe gonfie e bollenti, gonfiore alla bocca, alla mandibola, alla lingua, intolleranze alimentari, dimagrimento drastico, pericardite acuta e diversi shock anafilattici”. Da quel momento in poi per la giovane è iniziato l’incubo: dal 2011 fino a giugno 2018 ha vissuto quasi 70 ingressi al Pronto Soccorso e due ricoveri.
“I medici qui in Italia non capivano cosa avessi – ha continuato – perché avevo esami perfetti, ero solo anemica, ma questo è un fattore comune a chi contrae questa malattia. Nessuno qui voleva operarmi per togliermi le capsule, venivo presa per pazza”. Annapaola ha quindi deciso di tentare il tutto e per tutto e ha contattato Crystal Harris Hefner, la moglie del fondatore di Playboy, perché anche lei in passato ha contratto la breast implant illness: “Mi ha risposto subito e mi detto che l’unica mia speranza era farmi operare dalla dottoressa Feng, in Ohio, unica in grado di asportarmi anche le capsule. Mi sono operata a giugno di quest’anno e qui è iniziata la mia rinascita”.
Proprio perché adesso sta meglio, Annapaola ha deciso di condividere la sua esperienza sui social per mettere in guardia le ragazze che intendono rifarsi il seno: “Io avevo il mondo in mano, facevo la modella, stavo per laurearmi a Milano e avevo un fidanzato”. Poi è arrivata, però, la delusione amorosa e forse da lì sono iniziate le insicurezze che l’hanno portata alla decisione di operarsi: “Voglio dire alle ragazze che bisogna amarsi per quello che si è, non bisogna farsi vincere dall’insicurezza. Siamo una macchina perfetta e non va toccata”.