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Pocho, il cane antidroga che la camorra vuole uccidere

È considerato l’incubo dei trafficanti di droga di Napoli e provincia. Dal 2013 ad oggi è riuscito a scovare quasi 2 tonnellate di sostanze stupefacenti.

Pocho, il cane antidroga che la camorra vuole uccidere

29 Ottobre 2018

Pocho è un cane antidroga. È la star della Questura di Napoli. Da qualche anno aiuta le Forze dell’Ordine nella caccia ai traffici illeciti di sostanze illegali e, grazie al suo operato, è considerato il nemico numero uno degli spacciatori. Per questo motivo, la camorra lo vuole morto. Nella sua carriera, il piccolo jack russel terrier è stato fondamentale nel contrastare il traffico di droga nelle zone più colpite della provincia di Napoli, come Ponticelli e Scampia. Ha un formidabile fiuto per le sostanze stupefacenti e sulla sua testa ora c’è una taglia. È troppo scomodo per i criminali della zona.

La sua carriera nella sezione narcotici della Questura di Napoli ha inizio nel 2013. Pocho all’epoca aveva solo 8 mesi e la famiglia che lo aveva accolto lo ha donato alla Polizia. Da quel momento in poi il piccolo jack russel ha svolto il suo lavoro in maniera eccellente, basta che il suo conduttore Sandro gli dica “Cerca” e il cagnolino scatta come un fulmine e si mette alla ricerca. Grazie alla sua statura, il cane riesce a raggiungere i posti più stretti e difficili. E a trovare così la droga.

La camorra ha provato in tutti i modi a farlo fuori con polpette avvelenate e veleno per topi, ma Pocho continua a scovare la droga negli anfratti più nascosti. In 5 anni è riuscito a trovare quasi 2 tonnellate di sostanze stupefacenti, mandando all’aria i traffici dei criminali. L’ultimo colpo è stato messo a segno nella provincia di Salerno, dove ha scoperto 30 chili di cocaina purissima. I clan camorristi della zona hanno provato con qualsiasi mezzo a distrarre Pocho dalla sua attività, facendogli trovare anche delle cagnoline in calore sulla strada. Ma non c’è niente da fare, il cane antidroga è dedito al suo lavoro e continua imperterrito a fiutare le sostanze illecite, mandando in fumo un giro di affari illegali di milioni di euro.

(Credits photo: TGcom24)

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