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Tanzania, istituita squadra speciale per la caccia ai gay: “Li chiuderemo in carcere”

Prosegue la politica repressiva del Presidente John Magufuli: da oggi i profili social di tutta la popolazione verranno setacciati in cerca di omosessuali.

Tanzania, istituita squadra speciale per la caccia ai gay: “Li chiuderemo in carcere”

Credits: Tgcom24

05 Novembre 2018

In Tanzania è allarme per la politica estremamente repressiva portata avanti dal Presidente John Magufuli contro gli omosessuali: appoggiato anche da Paul Makonda, governatore di Dar Es Salaam e membro del partito di governo Chama Cha Mapinduzi, il premier ha approvato dei provvedimenti che annunciano una vera e propria persecuzione nei confronti delle persone omosessuali.

Da oggi inizierà in tutto il paese una sorta di “caccia alle streghe”: è stata istituita una squadra speciale governativa che setaccerà i profili social di tutti i cittadini per individuare quelli appartenenti a persone omosessuali. Questo team sarà composto non solo da agenti di polizia, ma anche da psicologi e membri del Tanzania Communication Regulatory Authority e del Tanzania Film Board. Il Presidente ha invitato tutti i cittadini a eliminare dai propri dispositivi qualsiasi tipo di materiale pornografico in proprio possesso, in quanto secondo lui tutto ciò che ruota intorno alla sessualità è un male per la popolazione, un ostacolo al progresso del Paese.

Il Presidente sostiene che tutti dovrebbero condannare questi comportamenti che considera “deviati” e per questo ha rivolto ai cittadini anche un altro invito: “So che ci sono molti omosessuali nella nostra provincia – ha dichiarato Magufuli – datemi i loro nomi e la mia squadra inizierà a mettere le mani su di loro dalla prossima settimana, lo faccio in nome di Dio”. In Tanzania, in realtà, l’omosessualità è illegale sin dall’epoca coloniale, quando la legge prevedeva fino a 14 anni di prigione per i gay. Dal 2004 è in vigore una nuova legge che ha alzato a 25 anni la pena massima; nel testo di legge non viene menzionata l’omosessualità femminile, ma anche questa è ugualmente punita. Di recente Magufuli ha anche chiuso tutte le cliniche per la cura dell’HIV perché “sospettate di promuovere i rapporti omosessuali”.

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