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Filippo Magnini squalificato 4 anni per doping

Il migliore stileliberista italiano è stato accusato di tentato uso di doping. Il procuratore aveva chiesto per lui 8 anni.

Filippo Magnini squalificato 4 anni per doping

06 Novembre 2018

L’articolo che ha violato è il 2.2 del codice Wada, l’accusa è tentato uso di sostanze dopanti. È così che l’ex nuotatore Filippo Magnini è stato riconosciuto colpevole dal Tribunale Nazionale Antidoping, oggi a Roma. Per lui una squalifica di 4 anni, anche se l’accusa, nella persona del Procuratore Pierfilippo Laviani, ne aveva chiesti il doppio. Per Magnini questo è il risultato dei rapporti intercorsi con il medico Guido Porcellini. Per lui l’accusa era di commercio di prodotti dopanti, ricettazione e somministrazione di medicinali guasti: è stato condannato a 30 anni di inibizione.  

Il nuotatore sconta così la sua frequentazione con il medico nutrizionista marchigiano: durante una perquisizione nel suo studio di Ancora, era presente anche il due volte campione del mondo. L’ex nuotatore si è sempre dichiarato innocente in merito alla faccenda. In occasione della sua deposizione durante il processo qualche settimana fa ha dichiarato: “Ho raccontato semplicemente la verità e ora sono tranquillo. Che sono totalmente estraneo ai fatti”. Ma la procura sportiva non ammette errori e anche un presunto uso di sostanze dopanti deve essere punito.

La prima sezione del Tribunale Nazionale Antidoping, presieduto da Adele Rando, ha squalificato anche il nuotatore Michele Santucci, per la stessa accusa rivolta a Magnini. Ora i due nuotatori potranno fare ricorso in appello e al Tribunale sportivo di Losanna come ultima istanza. Filippo Magnini ha lasciato il nuoto un anno fa e da allora non è mai risultato positivo a un test anti-doping.

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