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Credit: Facebook
27 Novembre 2018
Qualche giorno fa una terribile notizia ha scosso il mondo intero. Un missionario americano, John Allen Chau, è stato ucciso da una pioggia di frecce mentre tentava di avvicinarsi all’Isola di Noth Sentinel. Il 27enne è stato travolto dalla furia degli indigeni, che non amano le incursioni del mondo esterno. Oggi, le Autorità locali fanno sapere che recuperare il corpo di John è un’impresa quasi impossibile. Non può avvicinarsi nessuno. Sabato scorso la Polizia ha tentano un incontro: si è avvicinata in barca alla spiaggia, ma ha notato che i Sentinelesi stavano scrutando la situazione e non avevano intenzioni pacifiche.
Probabilmente il corpo senza vita del missionario è stato sepolto sulla spiaggia e, come è capitato a due pescatori nel 2006, a breve potrebbe essere disseppellito e usato come spaventapasseri umano. “Stiamo analizzando attentamente cosa è successo allora e quello che i Sentinelesi hanno fatto. Stiamo consultando degli antropologi per vedere che tipo di gesti amichevoli possiamo fare”, ha fatto sapere il capo della polizia delle isole Andamane e Nicobare, Dependra Pathak. Le Autorità stanno cercando di capire come agevolare le operazioni di recupero del corpo, studiando – insieme a un gruppo di antropologi – i comportamenti e la psicologia degli indigeni in queste situazioni, facendo riferimento anche a quanto successo nel 2006.
I Sentinelesi sono l’ultima tribù pre-neolitica sulla Terra e sono molto aggressivi. Non ammettono nessun tipo di contatto con la civiltà e sono, frecce alla mano, disposti a tutto per salvaguardare il loro habitat.
John Allen Chau era partito alla volta dell’Isola di Sentinel, nell’arcipelago indiano delle Andamane, per una missione di evangelizzazione. “Gesù vi ama”, aveva gridato avvicinandosi alla spiaggia. Ma niente è valso il richiamo alla cristianità. Per il suo omicidio sono state arrestate 7 persone, tra cui i pescatori che lo avevano portato nei pressi dell’Isola.
L'Ong Survival International, per conto del Direttore Generale Stephen Corry, ha chiesto alle Autorità indiane di abbandonare le ricerche del corpo: “Ogni tentativo è estremamente pericoloso, sia per i funzionari indiani, sia per i Sentinelesi, che rischiano di essere spazzati via dalle malattie introdotte dall’esterno”, hanno detto. E continuano: “Il corpo di Chau dovrebbe essere lasciato in pace, esattamente come i Sentinelesi. Le restrizioni alle visite sulle isole devono essere pienamente ripristinate e la zona di esclusione intorno all’isola deve essere effettivamente rispettata”.