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Il Ministero della Salute invita i medici a scrivere in stampatello

Per prevenire gli errori nelle terapia, il Ministero raccomanda ai medici di evitare sigle, abbreviazioni e diciture poco chiare.

Il Ministero della Salute invita i medici a scrivere in bella grafia

19 Dicembre 2018

È capitato a tutti di non riuscire a capire cosa ci fosse scritto in una ricetta medica: gran parte dei dottori, infatti, scrive in maniera illeggibile. In documenti come le prescrizioni mediche o i referti di visite o esami diagnostici, però, è invece necessaria la massima chiarezza per far sì che non ci siano errori nella terapia, con conseguenti danni per il paziente.

Ecco perché il Ministero della Salute ha pubblicato un documento contenente delle raccomandazioni per tutti i medici italiani. Come prima cosa, i dottori sono invitati a utilizzare lo stampatello nelle prescrizioni redatte a mano; poi dovranno utilizzare diciture e sigle standard, affinché non venga fatta confusione. “È fondamentale – si legge nel documento in tal proposito - al fine di prevenire gli errori in terapia, che medici ospedalieri e del territorio, farmacisti e infermieri adottino un linguaggio comune e possano ricorrere ad abbreviazioni, acronimi, sigle e simboli 'standardizzati’”.

Il Ministero ha poi precisato altre indicazioni che i medici dovranno d’ora in poi seguire: il nome del principio attivo va scritto per esteso; tra il nome del farmaco e il dosaggio va lasciato uno spazio; la posologia va specificata nel dettaglio, con numeri arabi e non romani, evitando diciture generiche come “al bisogno”, “un cucchiaino” o “un misurino”; vanno evitate anche diciture in latino o in inglese che potrebbero risultare poco comprensibili ai pazienti.

Tutti i medici sono inoltre invitati a utilizzare sistemi informatizzati per scrivere le ricette, affinché si riduca il numero di errori grazie alla possibilità di standardizzare con il computer alcuni elementi, come ad esempio posologie e acronimi i quali, una volta inseriti, verranno scritti automaticamente per esteso. A tal proposito, la European Society of Clinical Pharmacy (ESCP) ha impostato e diffuso un glossario di terminologia standardizzata per facilitare la comunicazione sia tra medico e paziente, che tra medico e farmacista, in quanto spesso gli stessi farmacisti non riescono a decifrare le ricette mediche.

Infine, nel documento il Ministero invita le Regioni a diffondere queste raccomandazioni e includere nella valutazione dei Direttori Generali delle Aziende Sanitarie anche il monitoraggio della situazione, per accertarsi che le nuove indicazioni vengano recepite e applicate.

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