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27 Dicembre 2018
Una recente ricerca pubblicata sulla rivista scientifica The Lancet fa emergere un aspetto allarmante: in molti Paesi il tasso di fertilità - il dato che indica il numero di figli per ogni donna - è diminuito così tanto da non poter far “sopravvivere la specie”. In poche parole, in alcuni Stati non nascono abbastanza bambini per poter rimpiazzare le morti. Questo potrebbe far scomparire la popolazione di interi Paesi nell'arco di poche generazioni.
Lo studioso Christopher Murray dell’Università di Washington ha raccontato ai microfoni della CNN che entro una generazione potrebbe verificarsi il problema del declino della popolazione globale.
Stando ai risultati della ricerca (che ha analizzato i dati sul tasso di fertilità in tutto il mondo tra il 1950 e il 2017) mentre in alcuni Paesi le donne fanno ancora un numero alto di figli (in particolare negli stati africani come il Niger ma anche in Polonia, Giappone, Corea del Sud e Bosnia-Erzegovina) in altri il numero è calato vertiginosamente. A Taiwan e a Cipro, ad esempio, ogni donna ha in media un solo figlio, mentre negli Stati Uniti la media arriva a 1,8 figli per donna, anche se il numero si alza grazie all’immigrazione. In generale, comunque, tra il 1950 e il 2017 la media di figli per donna a livello mondiale è calata da 4,7 a 2,4.
Tra i vari motivi che hanno portato a questa diminuzione delle nascite ci sarebbe il fatto che è diminuita la mortalità infantile grazie all’avanzamento del sistema sanitario, quindi i genitori tenderebbero a non far nascere nuovi figli perché sono più sicuri che quelli che hanno già sopravviveranno (cosa che in passato non era scontata).
Altre cause sarebbero l’utilizzo più diffuso di metodi contraccettivi e il nuovo stile di vita delle donne, alcune delle quali tendono a non voler fare figli per paura di ritorsioni sulla carriera.