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Dal nastro bagagli spunta una gazzella viva e “impacchettata”: il caso a Tripoli

All’aeroporto di Tripoli si è vista una scena incredibile: una gazzella è stata messa tra i bagagli su un nastro trasportatore

Dal nastro bagagli spunta una gazzella viva e “impacchettata”: il caso a Tripoli

L'immagine della gazzella all'aeroporto di Tripoli. Photo credits: Twitter The Libya Observer

03 Gennaio 2019

Immaginate la scena: siete all’aeroporto e fissate con attenzione il nastro trasportatore aspettando di veder comparire la vostra valigia quando tra i trolley colorati compare un pacco strano, con tanto di muso e orecchie… e che per di più si muove! Questo è quanto successo pochi giorni fa all’aeroporto internazionale di Mitiga, a pochissimi chilometri da Tripoli, la capitale della Libia. Mentre aspettavano i propri bagagli, infatti, alcuni viaggiatori hanno visto comparire sul nastro trasportatore una gazzella libica “impacchettata” in un sacco da cui spuntava solo la testa. Secondo quanto riportato da alcune testate, l’animale era vivo ed era stato trasportato in aereo come un bagaglio qualsiasi su un volo interno proveniente dalla città di Ghat, a Sud del Paese.

Subito la foto della gazzella (diffusa da The Lybia Observer) ha fatto il giro del web scatenando polemiche e l’indignazione delle associazioni di animalisti.
Oltre al modo in cui questo animale è stato trasportato, infatti, a destare molte critiche è il fatto che le bellissime gazzelle libiche vengono spesso cacciate dai bracconieri e sono ormai una specie a rischio di estinzione.

Secondo quanto riporta TgCom24, sul fatto sarebbe stata aperta un’indagine interna per capire in che modo la gazzella possa essere finita su un aereo e tra i bagagli su un nastro trasportatore. Quanto avvenuto, infatti, potrebbe essere il segnale di una “anarchia del trasporto aereo” che potrebbe far sviluppare pericolose forme di contrabbando.

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