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Credits: Corriere
15 Gennaio 2019
Sono ore concitate quelle che sta vivendo la Spagna. A Malaga, un bambino di appena due anni è caduto in un pozzo e le operazioni di recupero sono molto difficili. Sono due giorni che i soccorritori stanno cercato di mettere in salvo Yulen, ma ancora non si hanno buone notizie. Il piccolo si trovava a Totalán nei pressi di una fossa di prospezione per l'acqua e giocava nei campi come fanno molti bimbi della sua età. Ed è caduto.
La famiglia è distrutta. I genitori ventenni, Victoria e Josè, stanno seguendo le operazioni di soccorso sul posto e sono accompagnati dagli psicologi della protezione civile, che danno loro il sostegno necessario per far fronte a questa tragedia. Solo due anni fa, Victoria e Josè avevano perso il fratello maggiore di Yulen, Oliver, colpito a soli 3 anni da un infarto.
La cavità nella quale il bambino è precipitato è larga 25 centimetri e il piccolo si trova a una profondità di circa 110 metri. Per recuperarlo, i soccorritori - che tra vigili del fuoco, protezione civile e polizia sono circa un centinaio - hanno utilizzato un robot sonda con telecamera, che però a causa di una frana non è potuto scendere oltre i 78 metri. Gli uomini stanno anche scavando un tunnel accanto al pozzo, in modo da oltrepassare la profondità in cui si trova il piccolo e recuperarlo da sotto. Per rafforzare la superficie del pozzo, i soccorritori stanno pensando di intubarla, in modo da evitare altre frane che potrebbero investire il piccolo Yulen.
Date le dimensioni molto ridotte del pozzo non è possibile far scendere nessuno all'interno della fossa: contattare il bambino diventa difficile ogni ora che passa. “Stiamo vivendo un inferno”, queste sono le parole che la nonna materna ha detto a TV Sur, ma nessun’altra dichiarazione è stata rilasciata dai genitori. La famiglia si trovava in quella zona domenica scorsa per stare tutti insieme a pranzo e preparare una paella all’aperto: Yulen stava giocando con un altro bambino quando è caduto all’improvviso. A dare l’allarme un familiare che ha visto il piccino precipitare e lo ha sentito piangere. Secondo alcune testimonianze, il pianto del bambino si sarebbe fatto via via sempre più flebile fino a cessare del tutto.
La viceprefetto di Malaga, Maria Gamez, intervista da tv Antenna 3 ha dichiarato: “Si tratta non solo di arrivare al luogo dov'è il bambino, ma di liberarlo dal materiale crollato e salvaguardare la cavità per poter riportare Yulen in superficie. Si continuerà a lavorare senza tregua fino a quando il piccolo non sarà localizzato”.
Questa storia riporta alla mente la triste vicenda di Alfredino, precipitato in un pozzo a Vermicino, in provincia di Roma, 37 anni fa. Speriamo di tornare presto con buone notizie.