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Bohemian Rhapsody, il regista accusato di molestie su minori

Quattro uomini hanno raccontato di essere stati abusati da Bryan Singer quando erano minorenni ma lui si difende: “Stanno sfruttando il successo del film”.

Bohemian Rhapsody, il regista accusato di molestie su minori

Credits: Instagram (nella foto Bryan Singer insieme ai Queen)

24 Gennaio 2019

In questi giorni non si parla altro che di Bohemian Rhapsody, il film sulla storia di Freddie Mercury e dei Queen che ha spopolato in tutto il mondo, guadagnando già due Golden Globes e cinque nomination all’Oscar. Oggi, però, si torna a parlare del film per un altro motivo: il regista Bryan Singer è stato infatti accusato di molestie sessuali su minori.

La notizia è stata diffusa da Atlantic dopo un’inchiesta durata circa un anno e che ha coinvolto decine di fonti, tra le quali i quattro uomini che alla fine hanno mosso le pesanti accuse nei confronti del regista. Secondo la ricostruzione dei fatti riportata nell'inchiesta, gli abusi risalirebbero agli anni ’90: una delle presunte vittime, Victor Vladovinos, ha raccontato che quando aveva 13 anni Singer si masturbò davanti a lui sul set del thriller “L’allievo” nel 1998; altre due presunte vittime sostengono di aver avuto dei rapporti sessuali con il regista quando avevano rispettivamente 15 e 17 anni, nel 1997; l’ultimo dei quattro uomini ha invece dichiarato di aver avuto un rapporto orale con Singer quando aveva 17 anni. 

Secondo quanto sarebbe emerso da questa inchiesta, Singer avrebbe avuto intorno un vero e proprio entourage di giovani ragazzi, con alcuni dei quali avrebbe avuto dei rapporti; come avrebbe rivelato una delle fonti, chi non era di suo gradimento, poteva provare a conquistarlo reclutando altri ragazzi. Il regista, in realtà, è stato accusato di molestie simili anche l’anno scorso, proprio nel periodo in cui venne licenziato dal set di Bohemian Rhapsody e sostituito da Dexter Fletcher per la fase finale delle riprese, anche se poi la regia è stata attribuita solo a lui: in questo caso un uomo lo aveva accusato di averlo costretto ad avere rapporti sessuali a bordo di uno yacht a Seattle nel 2003.

Di fronte a queste gravi accuse Bryan Singer si è difeso tramite un comunicato stampa ufficiale nel quale si legge: “È triste che l’Atlantic si pieghi a standard di giornalismo così bassi. Queste cause legali sono state depositate da individui riprovevoli che mentono per denaro e popolarità. Non mi sorprende – si conclude così – che, con Bohemian Rhapsody candidato all’Oscar, questo pezzo omofobico sia stato pubblicato appena in tempo per sfruttarne il successo”.

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