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Negozi aperti per 26 domeniche e 4 festività all'anno: la proposta del Governo

M5S e Lega hanno raggiunto l’intesa per superare le liberalizzazioni di Mario Monti e impedire che gli esercizi commerciali siano sempre aperti senza regole.

Negozi aperti per 26 domeniche e  4 festività all'anno: la proposta del governo

31 Gennaio 2019

Il Movimento 5 Stelle e la Lega hanno trovato un’intesa per la regolamentazione delle attività degli esercizi commerciali: all’esame della commissione alla Camera è appena arrivato il testo della proposta che prevede per i negozi 26 aperture domenicali su 52 all’anno e la chiusura degli stessi nelle 12 festività. Su quest’ultimo punto, però, è prevista una deroga per 4 giorni di apertura durante i festivi che saranno stabiliti da ogni singola Regione.

La proposta del Governo ha lo scopo di superare le liberalizzazioni introdotte da Mario Monti e di impedire che gli esercizi commerciali restino sempre aperti, senza alcuna distinzione tra domeniche e festivi, situazione che favorisce la grande distribuzione a discapito dei negozi più piccoli. In sostanza, l’idea è quella di prevedere in totale solo 30 aperture extra rispetto ai normali giorni lavorativi: sarà poi compito delle Regioni stabilire le date sia delle aperture domenicali sia delle 4 festività in deroga previste nella proposta, in base alle consultazioni che poi dovranno fare con le associazioni di categoria e i sindacati.

La proposta prevede, inoltre, alcune distinzioni anche in base a un fattore geografico: nelle zone turistiche, ad esempio, queste aperture potranno essere concentrate nei periodi di alta stagione. In sostanza, al mare le aperture domenicali potranno essere concentrate tutte nei mesi estivi, mentre in montagna in quelli invernali e in quelli dove è maggiore la presenza di escursionisti e amanti del trekking. 

Un’ulteriore deroga riguarda, invece, i negozi situati nei centri storici e quelli cosiddetti “di vicinato”: i primi potranno anche rimanere aperti tutte le domeniche, fatta eccezione per le festività. Per i secondi, invece, sono previste regole specifiche: nei comuni fino a 10.000 abitanti saranno aperti i negozi fino a 150 metri quadri, mentre nei comuni con oltre 10.000 abitanti saranno aperti i negozi fino a 250 metri quadri.

Ci sono, però, alcune cose che resteranno invariate: alberghi, campeggi, villaggi, negozi che vendono generi di monopolio, negozi situati nelle autostrade, nelle stazioni, nei porti e negli aeroporti, edicole, ristoranti e gastronomie di vario tipo, negozi di mobili, di dischi, di artigianato locale, antiquari, così come cinema, parchi divertimento, stadi e centri sportivi, potranno restare sempre aperti. La proposta, infine, prevede multe da 10mila a 60mila euro, raddoppiate in caso di recidiva, per chi non rispetterà le nuove disposizioni. Il provvedimento adesso dovrà essere esaminato in commissione e in Aula per poi passare al Senato.

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