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06 Febbraio 2019
Il terribile episodio avvenuto in Texas è stato riportato dalla Cnn. Lo sfortunato protagonista è William Brown: un giovane di 24anni.
Secondo quanto riferito dall’emittente televisiva statunitense, il ragazzo stava fumando in un parcheggio, proprio di fronte ad un rivenditore di sigarette elettroniche al quale, poco prima, aveva chiesto aiuto per far funzionare il dispositivo, acquistato presso un altro rivenditore.
Il dispositivo, però, è improvvisamente scoppiato, ferendo gravemente al viso e alla carotide il ragazzo, che è stato immediatamente soccorso e portato d’urgenza in all’ospedale di Fort Worth.
La situazione è apparsa subito critica: un pezzo del dispositivo era infatti rimasto nella gola di William. Il ragazzo è stato pertanto messo in coma farmacologico, ma è deceduto dopo due giorni per un infarto cerebrale.
Secondo i dati ufficiali, tra il 2009 e il 2016 le sigarette elettroniche sarebbero state la causa di 195 incidenti avvenuti negli Stati Uniti e proprio allo scorso mese di maggio in Florida risalirebbe l’ultimo caso analogo a quello di William.
Per placare possibili allarmismi, tuttavia, è intervenuto un rappresentante dell’Associazione Nazionale Produttori Fumo Elettronico aderente a Confindustria per confermare che i prodotti commercializzati in Italia sono sottoposti a rigidi controlli e risultano sicuri. Molto probabilmente, infatti, il dispositivo che ha provocato la morte di William era un prodotto non a norma, la cui vendita non è consentita nel nostro Paese.