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07 Febbraio 2019
Le avverse condizioni meteorologiche e le forti maree stanno ritardando e rendendo molto difficili le operazioni di recupero del cadavere individuato da un robot nel relitto del piccolo aereo da turismo. L’aggiornamento sullo stato delle ricerche è stato comunicato dal portavoce dell'Air Accidents Investigation Branch, il quale ha spiegato che le operazioni, iniziate ieri mattina, possono essere svolte in sicurezza soltanto in alcune ore della giornata.
La priorità, al momento, è quella di recuperare il cadavere. Ma, se le condizioni lo renderanno possibile, la squadra proverà a recuperare anche il relitto.
Il velivolo, scomparso dai radar lo scorso 21 gennaio, è stato ritrovato domenica scorsa sul fondale della Manica a una profondità di 67 metri dall'esploratore marino, David Mearns.
Non si sa ancora a chi appartenga il corpo, se al calciatore 28enne o al pilota di 59 anni, David Ibbotson, che stava trasportando Emiliano da Nantes a Cardiff, dove avrebbe indossato la maglia della squadra gallese.
La famiglia del calciatore nei giorni scorsi, dopo la chiusura delle perlustrazioni ufficiali, aveva deciso di finanziare privatamente le ricerche ingaggiando la squadra di Mearns, noto come il “cacciatore di naufragi”. In molti sono stati i calciatori che hanno partecipato alla raccolta fondi, consentendo di mettere insieme in poco tempo oltre 350 mila euro.
Il papà di Emiliano, Horacio, in una intervista recente ha dichiarato che l’attesa è straziante, come lo è il non sapere ancora cosa sia realmente accaduto e che la famiglia spera di poter avere al più presto delle risposte. Intanto ringrazia tutte le persone che hanno reso possibili queste ricerche e che sono accanto alla famiglia in questo momento di grande dolore.
(Credits photo: Instagram)