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Grand Canyon: turisti e staff esposti ad uranio per 18 anni

Chi ha visitato la zona dal 2000 al 2018 potrebbe aver assorbito delle radiazioni da uranio.

Grand Canyon: turisti e staff esposti ad uranio per 18 anni

21 Febbraio 2019

Il Grand Canyon, in Arizona, è uno dei parchi naturalistici più visitati al mondo. Secondo alcune ricerche si collocherebbe al nono posto nella classifica mondiale, con 4,29 milioni di visite annuali.

Ebbene, i milioni di turisti che hanno visitato il parco negli ultimi 18 anni, dal 2000 al 2018, oltre ai membri dello staff, potrebbero essere stati esposti ad uranio ed aver assorbito delle radiazioni a propria insaputa. A denunciare il possibile rischio sarebbero stati alcuni media americani, riprendendo un reportage dell’Arizona Republic.

Secondo quanto riferito alla Cnn, Elston Stephenson, responsabile della sicurezza del Parco nazionale del Grand Canyon, avrebbe già cominciato già da questa estate ad avvertire del pericolo, ma sarebbe stato ignorato.

La causa delle radiazioni era stata rintracciata in alcune rocce di uranio immagazzinate in alcuni contenitori che si trovavano nei pressi del museo.

Stephenson avrebbe anche specificato che questo non vuol dire che qualcuno sia stato effettivamente contaminato. Anche la professoressa di ingegneria nucleare e radiologica alla Georgia Institute of Technology Anna Erickson ha confermato che è improbabile che vi siano effettivamente dei rischi per chi è stato esposto.
Tuttavia, ha precisato Stephenson, per legge tutti i visitatori dovevano essere avvertiti.

Ora i contenitori sono stati rimossi e Stephenson conferma che al momento non ci sono più rischi per i visitatori, ma gli ispettori statali dell'Osha (agenzia statale che si occupa di sicurezza sul lavoro) hanno aperto un’inchiesta.

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