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Torna la Naja, in versione "mini": sì della Camera al progetto per i giovani

Si tratta di un progetto sperimentale di percorsi formativi, ma non è prevista alcuna retribuzione.

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28 Marzo 2019

Mercoledì la Camera ha approvato la cosiddetta "mini-naja": si tratta di una proposta di legge per l'avvio di un progetto sperimentale di percorsi formativi in ambito militare.

Chiariamo subito che non si tratta della leva obbligatoria ipotizzata qualche tempo fa, ma di un progetto a base volontaria che ha una durata minima di 6 mesi.

L'obiettivo di questo progetto è quello di offrire ai giovani partecipanti l’opportunità di conoscere direttamente storia, disciplina e valori dell'ordinamento militare. Il percorso prevede infatti una serie di corsi di studio in modalità e-learning e forme di apprendimento pratico, oltre alla frequentazione di scuole e accademie militari del territorio nazionale.

Altro punto importante da evidenziare è che il progetto non prevede alcuna retribuzione.

Ma quali sono i requisiti per accedervi? Il progetto è destinato ai cittadini italiani di età compresa tra i 18 e i 22 anni che godano dei diritti civili e politici e siano in possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado. Essenziale che sul candidato non vi sia alcuna condanna per procedimenti penali, che non sia sottoposto ad alcuna misura di prevenzione e che "non abbia tenuto nei confronti delle istituzioni politiche dello Stato comportamenti che non diano garanzia di assoluta fedeltà alla Costituzione e alle esigenze di sicurezza nazionale".

Al termine del progetto, il partecipante riceverà un attestato spendibile in fase di successiva ricerca di lavoro e di crediti formativi in ambito universitario.

Il testo, già approvato a Montecitorio, ora è al vaglio del Senato per l'approvazione definitiva.

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