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10 Maggio 2019
Recentemente l'autorevole quotidiano americano ha pubblicato un articolo che ha scatenato la protesta del popolo della rete. Il New York Times ha infatti dichiarato che l'Aperol Spritz, uno dei drink più amati dagli italiani, "non è un buon drink".
You may not want to hear this ... but the Aperol spritz is not a good drink https://t.co/YCRASRduVb
— The New York Times (@nytimes) 9 maggio 2019
La motivazione? L'articolo è molto dettagliato e spiega: "L'aperitivo zuccherino è abbinato a prosecco di bassa qualità, acqua di soda e una fetta d'arancia fuori misura". Ma già su questa affermazione, non sono pochi gli scetticismi e qualcuno ha anche ipotizzato che l'abitudine di utilizzare "prosecco di bassa qualità" si sia diffusa negli USA, certamente non in Italia.
Secondo l'autore dell'articolo, il cocktail di origini italiane è adatto giusto a dissetare dopo una partita di calcio durante una calda giornata estiva (e, ovviamente, non si tratta di un complimento). Il suo successo, secondo i detrattori, sarebbe da attribuire unicamente alla corposa campagna pubblicitaria.
All'articolo del New York Times, però, in difesa dello Spritz, se ne contrappone un altro della rivista specializzata americana Grub Street che, principalmente, riporta la reazione del popolo della rete. E non sono pochi gli americani che insorgono di fronte a tali affermazioni.
Possiamo tirare un sospiro di sollievo. Forse anche negli Stati Uniti il tracollo dello Spritz è ancora lontano!