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29 Maggio 2019
Viveva nello zoo di Phuket, in Thailandia, dove era costretto ad esibirsi per divertire i turisti: suonava l'armonica, batteva la proboscide a ritmo di musica rave e faceva tante altre inutili acrobazie.
Gesti innaturali che il povero animale apprendeva con sfiancanti esercizi e severe punizioni. L'elefantino era emaciato e visibilmente sofferente da tempo, decisamente pelle e ossa, come testimoniano molte foto. Tanto che gli attivisti solo poche settimane fa avevano lanciato una petizione, arrivando a raccogliere oltre 200.000 firme in pochi giorni. Ma l'animale è rimasto in quello zoo... fino a pochi giorni fa, quando è morto.
La co-fondatrice di Moving Animals, Amy Jones, ha dichiarato: "Questa è la tragica e orribile fine della vita straziante di Dumbo. Il suo corpo scheletrico suggeriva chiaramente che non stava bene e che soffriva di malnutrizione e sfinimento. Eppure lo zoo non ha fatto nulla".
Dumbo è morto mentre si esibiva: le sue zampe posteriori, troppo deboli, hanno ceduto e si sono spezzate. Ma lo zoo non si è accorto di nulla ed è intervenuto dopo 3 giorni, quando per lui era troppo tardi.
Il veterinario che si è occupato di lui ha raccontato: "Ha avuto un'infezione che ha provocato una diarrea costante, che ha causato altre complicazioni di salute, incluso il fatto che il suo corpo non assorbiva i nutrienti come avrebbe dovuto, il che lo ha reso molto debole. Un’infezione che andava avanti da mesi".
Ora lo zoo potrebbe prendere un altro elefantino e sottoporlo allo stesso trattamento che ha portato Dumbo alla morte. Tutto questo accadrà fino a quando ci saranno persone che sosterranno questo business.
(Credits photo: thesun.co.uk)