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Credits: mondobalneare.com
30 Maggio 2019
Lo scopo delle gite scolastiche è quello di insegnare qualcosa ai ragazzi: oggi sempre più scuole decidono di alternare alle gite più classiche nelle città d’arte, delle escursioni a tema ambientale. Con queste gite innovative, gli insegnanti vogliono sensibilizzare gli studenti verso temi come l’inquinamento e il rispetto dell’ambiente, facendo in modo che si impegnino in prima persona con attività utili al loro territorio.
Qualche giorno fa, ad esempio, 150 studenti di Roma hanno ripulito dall’immondizia la spiaggia di Cala del Cefalo, nel Cilento; pochi giorni dopo, un’iniziativa simile è stata organizzata anche ad Amantea, in Calabria, dove ben 490 studenti delle scuole secondarie di primo grado di Lago, Campora, Aiello e Cleto, hanno ripulito all’immondizia un totale di 13 chilometri di spiaggia, un vero record per il quale meritano davvero di essere elogiati.
In realtà, quella di Amantea era la seconda edizione di “Un mare d’a…mare”, un’iniziativa creata dal professor Nicola Morelli dell’IC Mameli Manzoni della cittadina e che rientra a pieno nel progetto del suddetto istituto scolastico di educare i ragazzi al rispetto dell’ambiente e dei beni comuni, cercando di sviluppare in loro competenze di cittadinanza attiva.
La giornata di pulizia della spiaggia è stata possibile non solo grazie all’impegno degli studenti, ma anche grazie alla collaborazione di tanti privati che hanno sponsorizzato l’evento, fornendo gadget, cibo e strumenti del mestiere come sacchetti dell’immondizia. Gli organizzatori hanno poi fatto sapere che con questa attività è stata raccolta un’enorme quantità di immondizia, composta da rifiuti di ogni tipo, come carta, ferro e plastica.
Di fronte al comportamento indegno di tanti adulti che, con grande noncuranza, sporcano le nostre spiagge, i giovani possono davvero insegnare qualcosa. La speranza è che iniziative come “Un mare d’a…mare” riescano, appunto, a far crescere degli adulti migliori.