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Donne curvy, la moda americana punta su di loro: ecco come

Stanno nascendo nuove startup per abolire le discriminazioni.

Donne curvy, la moda americana punta su di loro: ecco come

31 Maggio 2019

In America negli ultimi tempi si sta assistendo ad una vera e propria rivincita del mondo curvy. La crescente consapevolezza del fatto che una taglia 38 non possa rappresentare il modello femminile reale, sta infatti trovando una concreta risposta nel mondo della moda.

Per questo motivo stanno nascendo diverse startup con l'obiettivo di puntare all'inclusione e consentire anche alle taglie over-size di vivere con più serenità il momento dello shopping.

Tra le nuove nate, emerge sicuramente la Universal Standard, un marchio di moda creato dalle amiche Polina Veksler e Alexandra Waldman nel 2015 per rispondere ad un problema concreto, vissuto in prima persona da una delle due fondatrici, Alexandra, taglia 56.

"Se il 67% delle donne negli Stati Uniti indossa una taglia 50 o superiore, perché le loro opzioni sono così deprimenti? Era chiaro che a tutte le donne non veniva dato lo stesso livello di stile, qualità o addirittura rispetto": questa è stata la motivazione che ha mosso le due donne e che ha convinto sostenitori come Gwyneth Paltrow, che ha investito nel brand.

Anche il brand Rodarte delle sorelle Mulleavy (che hanno un passato curvy) ha creato una collezione in collaborazione con la Universal Standard. Alla startup si sono poi rivolti anche altri brand come Michael Kors, che ha fatto sfilare anche modelle curvy come Ashley Graham e Kate Upton per presentare le sue collezioni.

Sui social sono tante le influencer curvy che sostengono questo movimento, in prima linea proprio l'apprezzatissima modella Ashley Graham.

E anche in passerella non è più così raro veder sfilare donne più formose di quelle scelte un tempo, decisamente più vicine al mondo femminile.

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