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11 Giugno 2019
L'episodio è avvenuto sabato scorso, durante la messa pomeridiana tenuta come sempre da Don Claudio Albanito, parroco del piccolo comune di Rose, in provincia di Cosenza.
Al momento della Comunione, Don Claudio ha innalzato il calice al cielo e ha bevuto il vino. Ma subito si è accorto che c'era qualcosa di strano. Ha cominciato a sentirsi molto male. Ha avvertito un bruciore alla gola e un forte senso di soffocamento, tanto da interrompere la funzione e vomitare.
Il sacerdote è stato immediatamente soccorso dai fedeli, che hanno allertato il 118. L'uomo è stato poi condotto d'urgenza presso l'ospedale di Cosenza. Si pensava ad un malore improvviso, ma quello che si è scoperto più tardi è stato ancora peggio: nel calice, infatti, è stata rinvenuta una sostanza tossica. Si pensa che possa trattarsi di candeggina.
A raccontare tutta la vicenda è stato lo stesso parroco. L'uomo, dopo la terribile scoperta che ha sconvolto tutta la comunità locale, si è rivolto ai Carabinieri per raccontare l'accaduto, senza però sporgere denuncia.
Ancora molto frastornato per il brutto episodio, Don Claudio ha infatti dichiarato di non sapere chi potrebbe avere interesse a compiere un gesto così grave contro di lui, per questo ipotizza anche che possa essersi trattato di una svista o di un lavaggio poco accurato.