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12 Giugno 2019
Chi ha visto delle lucciole in mezzo ai prati può ritenersi fortunato: questi suggestivi insetti luminosi, infatti, sono sempre di meno, anzi, stanno letteralmente scomparendo e il rischio è quello di non vederli mai più.
In alcune zone questo purtroppo è già successo e la colpa ovviamente è dell’inquinamento e delle conseguenze dei comportamenti umani nei confronti dell’ambiente. Tra le principali cause della scomparsa delle lucciole, ci sono anche i pesticidi, la cementificazione ma anche l’inquinamento luminoso: le aree dove si registra il minor numero di questi insetti sono, infatti, quelle urbane e quelle agricole.
Essendo dei coleotteri carnivori allo stato larvale, le lucciole si cibano di lumache e chiocciole per lo più; i pesticidi utilizzati nell’agricoltura intensiva hanno drasticamente diminuito il cibo per questi insetti. Con l’espansione urbana sono invece diminuite le aree verdi dove vivono; infine, l’inquinamento luminoso disturba il rituale di accoppiamento di questi coleotteri, regolato proprio dai segnali luminosi che emettono e che consentono agli esemplari dei due sessi di trovarsi. La riproduzione avviene nei mesi di giugno e luglio, quando le femmine sincronizzano il proprio segnale luminoso con quello dei maschi.
Se vedete una lucciola è un buon segno: ormai si trovano, infatti, solo nelle zone poco inquinate, il cui numero e la cui vastità è purtroppo in costante diminuzione, proprio come il numero di questi insetti.