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14 Giugno 2019
Nel dicembre del 2010 Ornella Muti si diede malata e non si presentò al Teatro Verdi di Pordenone, dove avrebbe dovuto esibirsi in uno spettacolo che fu dunque cancellato. In realtà, l’attrice non stava male: era volata in Russia per presenziare a un gala di beneficenza in presenza di Vladimir Putin. Tra gli ospiti c’era anche l’attore Kevin Costner.
L’attrice aveva presentato alla produzione del suo spettacolo un certificato medico che attestava il suo essere affetta da laringo-tracheite acuta con febbre, tosse e raucedine, e che prescriveva pertanto cinque giorni di riposo e divieto di utilizzare la voce. In seguito, però, le foto della cena di gala hanno dimostrato che, in realtà, quella sera la Muti era, appunto, a cena con il premier russo e con l’attore hollywoodiano.
Il 6 luglio del 2017 la Corte di Appello di Trieste ha condannato l’attrice a sei mesi di reclusione e 500 euro di multa, con l’accusa di truffa aggravata e falso. Oggi la Cassazione ha confermato quella condanna: il ricorso presentato dalla Muti è stato dichiarato “inammissibile”, proprio come aveva chiesto il Pg della Cassazione Pietro Molino ai supremi giudici della Seconda sezione penale della Suprema Corte.
È prevista la sospensione condizionale della pena nel caso in cui l’attrice risarcisca il Teatro Verdi con una somma pari a 30mila euro.