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30 Luglio 2019
"Un diritto soggettivo perfetto e incondizionato all'autorefezione individuale, nell'orario della mensa e nei locali scolastici, non è configurabile" a stabilirlo è una sentenza della Cassazione depositata in queste ore.
Questo significa che da oggi (ovvero da quando riapriranno le scuole, tra poco più di un mese) bambini e ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado non potranno più consumare nella mensa scolastica il panino portato da casa.
La sentenza della Cassazione mette la parola fine ad una battaglia legale portata avanti dal Comitato Caro Mensa, costituito da un gruppo di genitori di Torino e dal loro legale, Roberto Vecchione, annullando di fatto la sentenza di appello del 2017 che aveva dato loro ragione. La sentenza d'appello, infatti, stabiliva che i genitori potevano scegliere se consegnare il pranzo ai propri figli oppure iscriverli alla mensa.
Dopo la pubblicazione della sentenza, Antonietta Di Martino, assessore all'Istruzione del Comune di Torino, ha dichiarato che "l'amministrazione procederà a supportare le famiglie e le scuole nelle prossime delicate fasi organizzative che conseguono il suddetto pronunciamento".