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13 Agosto 2019
I videogiochi online sono diventati l'ultima frontiera del grooming, cioè dell'adescamento di minori in Internet da parte di pedofili.
In particolare sono a rischio i videogiochi più popolari, come Fortnite, che attirano un numero elevato di giocatori e che quindi offrono al pedofilo maggiori possibilità di approccio.
Solitamente le vittime prescelte dai predatori della rete sono i ragazzi tra i 13 e i 16 anni. I pedofili si insinuano nelle chat di gruppo in cui i giocatori socializzano, giocano con loro e, scelta una vittima, mettono in atto tecniche di manipolazione psicologica per superarne le resistenze e ottenerne la fiducia.
I pedofili utilizzano prevalentemente le ricariche online come merce di scambio per estorcere ai ragazzi materiale pedopornografico.
Un caso di questo tipo è recentemente avvenuto a Barletta, dove una bimba, adescata tramite un videogame online, aveva cominciato a comportarsi in modo strano, mettendo in allarme i genitori. Con l'aiuto di esperti, la bambina si è confidata e ha rivelato che aveva ricevuto richieste di foto con contenuti espliciti.
Gli esperti sostengono che ci sono diversi campanelli d'allarme che possono rivelare un problema di questo tipo. I genitori devono fare particolare attenzione ai cambiamenti comportamentali dei propri figli, eccessivo utilizzo di pc e smartphone, auto-isolamento, aggressività, nervosismo o la presenza di regali di cui non si conosce l'origine.