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Credits: People/Amazon
05 Novembre 2019
Gli assistenti vocali sono sempre in ascolto. Ed è per questo motivo che sono usati dalle Forze dell'Ordine per recuperare utili informazioni al fine di risolvere alcuni casi. Ultimo in ordine di tempo è quello sta succedendo in Florida, più precisamente a Hallandale Beach (Miami). Lo scorso luglio, Sylvia Galva Crespo è morta per colpa di un'arma da punta nella sua abitazione. Al momento dell'incidente in casa con la 32enne c'erano il marito e un'amica. Il primo, durante le ricerche per capire se la donna sia stata uccisa, si è sempre dichiarato innocente, mentre la seconda si trovava in un'altra stanza e non ha visto nulla.
Dalle ricostruzioni della Polizia, i coniugi stavano litigando. A un certo punto, in maniera accidentale Sylvia sarebbe stata trafitta al petto da un'arma a punta. Con loro nella stanza c'era Alexa, l'assistente vocale di Amazon. Gli agenti stanno cercando di capire se il device stava registrando in quel preciso istante e, quindi, se possono recuperare informazioni per fare luce sul caso. Si tratta di omicidio o di un incidente. Forse Alexa sa la verità.
"Si ritiene che prove di crimini e registrazioni audio che immortalano l'attacco alla vittima Silvia Crespo avvenuta nella camera da letto principale [...] possano essere trovate sul server gestito da o per Amazon", ha fatto sapere un funzionario della Polizia. Ora, gli inquirenti stanno analizzando queste registrazioni. E presto la verità verrà a galla.