John Lennon, la sua "eredità" finisce all'asta
Yoko Ono autorizza l'uso d'immagini e disegni del compianto John Lennon, destinate all'asta le licenze per la commercializzazione
Yoko Ono autorizza l'uso d'immagini e disegni del compianto John Lennon, destinate all'asta le licenze per la commercializzazione
Immagini e disegni. Oltre che un artista infinito, John Lennon continua a essere una macchina da soldi anche a distanza di un quarto di secolo dalla sua scomparsa. È infatti di questi giorni l’annuncio dell’accordo stipulato tra Yoko Ono e la Epic Rights, diretta da Dell Furlano, per "monetizzare", attraverso licenze d’uso, i disegni e le opere dell’ex Beatles. Una campagna commerciale che si indirizza su due binari: il primo, fondato sul marchio John Lennon Classic, riguarda tutti i prodotti che riproducono il nome, l'immagine e la firma dell'artista di Liverpool; il secondo filone, invece, è brandizzato Bag One Arts – nome della società attraverso cui Yoko Ono gestisce e controlla le opere dell’ex consorte – e copre i disegni e le bozze originali realizzati tra il 1964 e il 1980. L’appuntamento è dunque al Licensing Expo di Las Vegas, dove verranno presentate le due linee sotto lo sguardo vigile della vedova di John Lennon, che ha ottenuto di approvare personalmente i prodotti destinati all’asta. I programmi di licensing sono un modo di "onorare il lascito" del coniuge, secondo Yoko Ono, che ritiene che "ciò che lo ha definito e caratterizzato è stato il suo messaggio di amore e di pace, ed è grazie a quello che è diventato un'icona in tutto il mondo per persone di diverse generazioni".
Dietro l’operazione. Un grosso colpo per la Epic Rights di Los Angeles che, dopo Aerosmith, Kiss, Stevie Nicks, Def Leppard, Billy Idol, Doobie Brothers, Joan Jett, Jeff Beck, Cult, Velvet Revolver, Scott Weiland e Cinderella, recentemente si è assicurata anche i diritti sul merchandising di un altro gruppo da novanta degli anni ’70, i Jefferson Airplane. Operazione portata a termine dal boss Furlano con l’ex manager della band di San Francisco, Bill Thompson, e che prevede il rilancio del nome, del marchio e della musica del gruppo fondato da Marty Balin.