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Justin Timberlake ottiene il "perdono" del Super Bowl: ecco le foto e il video dell'Halftime Show
A differenza del 2004, questa notte non ci sono stati disastri, solo un toccante omaggio a Prince. P!nk canta l'inno prima della partita.
Stanotte i Philadelphia Eagles hanno vinto uno storico Super Bowl e nel concerto dell'intervallo Justin Timberlake ha avuto la sua tanto attesa redenzione, dopo il "malfunzionamento del guardaroba" che rovinò l'esperienza sua e (soprattutto) di Janet Jackson quattordici anni fa. Nello show di Minneapolis, con coraggio (e ironia) Timberlake ha anche inserito la "canzone del disastro", quella "Rock Your Body" durante la quale nel 2004 mostrò per sbaglio all'America il capezzolo di Janet Jackson.
Lo spettacolo musicale del Super Bowl è iniziato sulle note del suo ultimo singolo, "Filthy", tratto dal disco "Man of the Woods", uscito venerdì scorso. Per il resto dell'esibizione (tredici minuti) Timberlake ha pescato ampiamente nel repertorio dei suoi classici: "My Love", "Cry Me a River", "SexyBack".
Il momento più significativo però è stato l'omaggio a Prince, nella "sua" Minneapolis. Il folletto non è apparso sotto forma di ologramma, come qualcuno temeva, ma Justin ha cantato una sobria versione di "I Would Die 4 U" mentre lo stadio si tingeva di viola e sugli schermi passava l'immagine di Prince. La chiusura invece è stata affidata a "Can't Stop the Feeling", dalla colonna sonora di "Trolls".