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Sanremo 2018, prima serata: i vincitori sono Fiorello e Michelle Hunziker. Le foto
Più emozionati (e leggermente impacciati) invece il conduttore Claudio Baglioni e Pierfrancesco Favino.
Due uomini al comando: il direttore (e "dittatore") artistico Claudio Baglioni e il mattatore Fiorello. Si è aperto così il 68esimo Festival di Sanremo (che nella prima serata ha totalizzato 11milioni 603mila spettatori con uno share del 52.1%), con i due più forti anche dello sporadico contestatore, figura classica all'Ariston. Baglioni era molto elegante, nel suo smoking nero, ma sembrava emozionato e quasi teso. Non ha voluto però rinunciare a dettare la linea del suo Festival: "A me è bastato leggere Festival della canzone italiana per capire e comprendere cosa andava fatto: mettere di nuovo al centro le canzoni, per farne di nuovo il momento principale del festival. Le canzoni sono arte povera, ma hanno una forza evocativa incredibile, solo gli odori hanno la stessa forza".
Se Baglioni ci ha messo la poesia, Fiorello ci ha messo la verve, ha trascinato la platea con battute su Erdogan, sul Movimento 5 Stelle, le elezioni di marzo, Orietta Berti e perfino i concorrenti della Rai. Su quel palco sarà sempre a suo agio e infatti ha incassato anche i complimenti via Twitter di Matteo Renzi. "Ha già vinto lui: Fiorello superstar. Oggettivamente il numero uno". Fiorello ha anche accompagnato Baglioni in uno dei classici del suo repertorio, "E tu", in versione decisamente rivisitata. Insieme hanno anche risposto al telefono quando a chiamare in diretta era Laura Pausini, per promettere che per sabato la laringite sarà stata sconfitta e lei sarà all'Ariston.
Come se la sono cavata i due co-conduttori di Claudio Baglioni? Non male. Anzi, molto bene Michelle Hunziker, per molti la vera vincitrice di questa serata. La showgirl è stata introdotta così da Favino: "Io e lei, Baglioni, non abbiamo i tempi. chi meglio di una svizzera". In platea suo marito, Tommaso Trussardi, e sua figlia Aurora. Michelle è stata bellissima in ogni cambio di abito e coraggiosa quando ha cantato "E se domani" di Mina. Pierfrancesco Favino si è scaldato nel corso della serata e ha avuto il suo "momento culturale", nel quale ha alternato letteratura (le poesie di Giacomo Leopardi) al pop più sanremese, in un numero piuttosto riuscito. Con Michelle la chimica è cresciuta durante la serata, i due hanno scherzato molto tra loro, hanno smentito di aver litigato e hanno addirittura ironizzato sulla canzone di Eros Ramazzotti cantata da lui.
L'ospite più atteso di questa prima serata era ovviamente Gianni Morandi, lasciato solo con tutto il peso di essere l'unico superospite italiano dopo la defezione di Laura Pausini. Gianni è stato annunciato da una lunga gag sul suo ingresso senza accredito all'Ariston e sulla ricerca del camerino giusto, poi alla fine si è preso il palco e, come sempre, lo ha dominato. Ha ricomposto la coppia dei "Capitani Coraggiosi" con Claudio Baglioni e ne ha inventata una (quasi) nuova con Tommaso Paradiso, cantante dei Thegiornalisti, figura onnipresente nel pop italiano dell'ultimo anno e quindi giustamente a Sanremo. Insieme hanno cantato "Una vita che ti sogno", scritta da Paradiso per Morandi.
"Ho impiegato tutta la vita a diventare giovane", ha detto Ornella Vanoni, accompagnata dai suoi due autori Pacifico e Bungaro, in uno dei momenti più emozionanti della serata. Toccante anche il duetto di Ermal Meta e Fabrizio Moro, dedicato alla strage del Bataclan. L'apparizione di Mario Biondi è stata salutata con entusiasmo sui social, merito anche del ritorno del maestro Beppe Vessicchio. Lo Stato Sociale ha portato il divertimento scanzonato nella musica indie, mentre i Decibel rappresentavano la storia del rock italiano. Stesso discorso per Elio e le Storie Tese, vestiti da santoni indiani: hanno chiuso con la mano sul cuore, quasi un gesto di addio.
Gli ex Pooh si sono divisi in due gruppi (Facchinetti e Fogli da un lato, Canzian dall'altro), ma si riconosceva la stessa provenienza dalle giacche. Ha chiuso il lungo elenco di esibizioni il pezzo cantato da Le Vibrazioni. Dopo la loro canzone c'è stato tempo solo per il primo verdetto, quello della giuria demoscopica, che ha diviso i cantanti e i gruppi in gara in tre fasce.
In quella blu, quella di chi è piaciuto di più nella prima serata, Nina Zilli, Lo Stato Sociale, Noemi, Annalisa, Ermal Meta e Fabrizio Moro, Ron. Nella fascia gialla, quella intermedia: Luca Barbarossa, Elio e le Storie Tese, Mario Biondi, The Kolors, Giovanni Caccamo, Ornella Vanoni. Nella fascia rossa, la più bassa: i Decibel, Diodato e Ray Paci, Renzo Rubino, Enzo Avitabile e Peppe Servillo, Red Canzian, Le Vibrazioni, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli.