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Curarsi con Google? Occhio alle bufale, ecco i consigli per le terapie fai da te

Affidarsi a Google in caso di malattia è pericoloso, il web è pieno di bufale e bisogna stare attenti a cosa si legge.

L'Italia è il paese per antonomasia di onniscenti tuttologi che preferiscono ricorrere alle loro conososcenze piuttosto che rivolgersi a chi di dovere. Ben 9 italiani su 10 fanno ricerche in internet per recuperare informazioni sulla propria salute. Addirittura il 44% ritiene che affidarsi a "dottor Google" non sia rischioso dal momento che è possibile ricorrere a vari decaloghi di buone norme online per smascherare le varie bufale e non farsi ingannare.

Durante l'incontro dello scorso gennaio "E-HealthKit: tra bufale e verità. Le due facce della salute in rete", il dottore Walter Malorni, direttore del reparto di medicina di genere dell'Istituto Superiore di Sanità, nonchè dirigente di ricerca del Dipartimento del farmaco, si era espresso sul tema e aveva annunciato il lancio di un portale anti bufale contenente informazioni certificate per i cittadini su patologie e falsi miti.

In attesa di questo portale, vi proponiamo l'ultimo decalogo per tenersi alla larga da bufale et similia, intitolato: "Social Health, istruzioni per l’uso" lanciato al meeting "Home of Therapies" di Riccione.

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