105 FRIENDS
03 Febbraio 2014
Il punto d’incontro Chelsea Bridge Coffee Stall dove le due band passavano le loro serate era minacciato da una petizione degli abitanti della zona
Punti d’incontro. “E poi ci troveremo come le star, a bere del whisky al Roxy Bar”. E sia Beatles che Rolling Stones, si incontravano, negli intermezzi delle rispettive “Vite spericolate” a bere qualcosa a Londra, in zona Chelsea Bridge Wharf, in un punto d’incontro salvato dall’oblio dopo le visite del passato da parte di personalità di spicco della storia della musica. Il posto non è propriamente né un caffè né un bar, ma di storia ne è passata al Chelsea Bridge Coffee Stall, un anonimo baracchino apparentemente senza alcuna pretesa, ma dall’inestimabile valore simbolico: sia i Fab Four sia i Rolling Stones l’avevano frequentato assiduamente durante gli anni d’oro della Swingin’ London. Quel pezzo della Londra musicale “storica” rischiava di sparire per via delle proteste di un gruppo di residenti della zona che si lamentavano per rumori e sporcizia causati dagli avventori del Chelsea Bridge Coffee Stall.
La storia. Alla petizione contro l’esercizio, però, ha risposto una sollevazione popolare affinché la licenza del locale non venisse revocata e i numeri hanno giocato a favore del punto di ritrovo degli dei del rock: i 700 sottoscrittori in favore del Chelsea Bridge Coffee Stall hanno avuto la meglio sui 27 firmatari della protesta. Il chiosco, attivo dagli anni ’40 e frequentato da musicisti negli anni 60’, potrà restare aperto dalle 20 alle 2.30 di notte con la promessa di mantenere decorosi gli spazi attorno al locale. L'attuale proprietario, Renato Di Paola, che lo gestisce da due anni è felice: “Abbiamo un sacco di residenti a nostro favore. Riceviamo ogni sorta di cliente, il nostro è un posto aperto e al servizio della comunità. Gli agenti di polizia, i lavoratori della metropolitana, i tassisti, i giovani che sono usciti, gli autisti delle ambulanze. Tutti vengono da noi e siamo felici di poterli accogliere ancora”.