Justin Bieber, false le proteste inscenate ad Atlanta
Il cantante era stato contestato per la sua scelta di vivere nella città della Georgia: ora si scopre che era tutto uno scherzo
Il cantante era stato contestato per la sua scelta di vivere nella città della Georgia: ora si scopre che era tutto uno scherzo
Dimostrazioni false. Il fatto risale a qualche giorno fa, con un manipolo di manifestanti sceso nelle strade di Atlanta, in Georgia, per protestare contro la decisione di Justin Bieber di trasferirsi nella loro città. Ma a distanza solo di qualche giorno le proteste organizzate dai residenti del distretto di Buckhead si sono rivelate assolutamente false. Alcuni report giornalistici pubblicati nei giorni scorsi avevano infatti suggerito che i membri della “Buckhead Neighborhood Coalition” fossero infuriati per la decisione del 19enne canadese di prendere la residenza nel loro vicinato. Gli abitanti del quartiere avevano pianificato una campagna di mobilitazione contro di lui coronata addirittura da una marcia. Ma poi le voci si sono rivelate false, visto che ad organizzare tutto era stata una radio locale che aveva deciso di mettere su uno scherzo e che i manifestanti non erano altro che degli impiegati della radio stessa.
Il benvenuto. La posizione della “Buckhead Coalition” si è rivelata di segno assolutamente opposto, con il presidente Sam Massell che, intervenuto sulla vicenda, ha dichiarato che Bieber sarebbe il benvenuto nella comunità se decidesse di prendere casa nel distretto. “Se dovessi incontrarlo lo saluterei con cordialità così come faccio con chiunque altro. Penso che abbia un lato positivo”, ha dichiarato ad AccessAtlanta.com. Le voci sono nate dalla volontà di Bieber di vendere la sua casa in California e di trasferirsi ad Atlanta in modo da essere più vicino al suo mentore, il cantante e produttore Usher.