“Un disco da visitare”: L'ha definito così, Caparezza, il nuovo album in studio lanciato dal singolo Non me lo posso permettere. Registrata nella sua Molfetta e impreziosita da un duetto con il poeta urbano di Oakland, Michael Franti (“E’ tardi”), la sesta fatica dell’eclettico Michele Salvemini è stata mixata Oltreoceano, a Los Angeles, da un fonico illustre - Chris Lord-Alge - che nella sua lunga carriera ha “confezionato” successi per James Brown, Chaka Khan, Smashing Pumpkins, Green Day e altre icone del firmamento musicale.
Il titolo? Un nome curioso, Museica, unione delle parole “musica”, “museo” (perché ogni canzone è ispirata a un’opera d’arte) e “sei” (per ricordare che questo è il sesto album in studio di questo outsider del rap-game nostrano). “E’ un album ispirato al mondo dell’arte”, ha spiegato Caparezza, “l’audioguida delle mie visioni messe in mostra. Ogni brano di ‘Museica’ prende spunto da un’opera pittorica che diventa pretesto per sviluppare un concetto”. Perché se là fuori – e questo “Museica” lo descrive benissimo (!) –son tempi duri, secondo il rapper di Molfetta l’antidoto è l’arte perché “è salvifica”.
Caparezza sarà presto di nuovo in tour, dal 13 giugno, quando l’attesissima staffetta live decollerà da Napoli, al 22 luglio, data della partecipazione del rapper al Rock in Roma, nella Capitale.

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