22 Maggio 2014
Il cantante degli Arctic Monkeys, Alex Turner, ha rivelato che la band si trova molto a suo agio in occasione di mega-concerti: "Non abbiamo più alcun timore"
Il successo. Gli Arctic Monkeys non sono più preoccupati quando si devono preparare a suonare in un grande spettacolo, anzi, secondo il frontman Alex Turner l’ambiente dei mega-concerti è diventato una sorta di seconda pelle per la band. La dichiarazione è arrivata nel corso di un'intervista che Turner ha concesso alla rivista NME. Il frontman ha parlato dei due mega-spettacoli che gli Arctic Monkeys dovranno portare in scena nel corso di questo weekend. "Suonare in luoghi importanti come il Madison Square Garden e Glastonbury ha avuto sicuramente un effetto sulla storia e sull'evoluzione del gruppo. Credo che ad un certo punto questo tipo di show siano entrati nella natura della band, come una sorta di seconda pelle. Anche perché siamo in giro da un bel po' di tempo ed abbiamo acquisito una certa esperienza".
L'entusiasmo. Ma l'esperienza non significa che la band si sia stancata di suonare in certi contesti: "Ho visto gli Stones a Glastonbury ed ho visto quello che hanno fatto nella loro carriera. Ed anche se non sono più giovanissimi, ho visto cosa significa per loro suonare in una situazione come quella. Siamo contenti di suonare in Inghilterra, visto che per noi non è comune come una volta. Quindi quando abbiamo l'opportunità di suonare a casa è sempre molto entusiasmante per noi". Il batterista Matt Helders ha invece parlato dei due show al Finsbury Park di Londra che si terranno domani e sabato: "Quando abbiamo suonato a Glastonbury pensavamo di dover fare canzoni come ‘Mardy Bum’ o come ‘Fake Tales of San Francisco’ (entrambe estratte del primo disco degli Arctic Monkeys, "Whatever People Say I Am, That’s What I’m Not, ndr), ma non abbiamo ottenuto la risposta che ci aspettavamo. Molti fan qui in Inghilterra hanno un grande legame con i nostri primi album, ma credo che alcuni siano anche riusciti ad andare avanti e ad apprezzare a pieno i nostri brani più recenti".