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Paul McCartney è il Paperone dei bassisti

The Richest ha stilato una classifica speciale sui cachet d'oro

The Richest ha stilato una classifica speciale sui cachet d'oro

Gregari di lusso. Dopo quella dei dj, ecco la classifica dei dieci bassisti più pagati al mondo. A realizzarla stavolta non è stata Forbes, ma The richest, che ha fatto i conti in tasca a quelli che – probabilmente – sono gli elementi portanti ma non i più conosciuti delle band. Una specie di gregari di lusso, per usare una metafora ciclistica, del mondo musicale, visto che spesso le attenzioni dei fan sono riservate maggiormente al frontman o magari al chitarrista. In fatto di stipendi, però, i bassisti non sono secondi a nessuno. Anzi, le cifre illustrate dalla speciale classifica sono assolutamente di primo piano. In decima posizione figura Krist Novoselic dei Nirvana, che in un anno intasca 40 milioni di dollari. Davanti a lui, al nono posto, Tony Kanal dei No Doubt con 45. Ottavo Geezer Butler dei Black Sabbath con 65, settimo il leggendario John Paul Jones dei Led Zeppelin con 80.  Sesta posizione per il poliedrico Flea  (Red Hot Chili Peppers), con 115 milioni di dollari.

Re Paul. In quinta posizione,  con un cachet da 150 milioni di dollari, c’è Adam Clayton degli U2, mentre in quarta Roger Waters con 270. Secondo posto ex aequo per Sting e Gene Simmons dei Kiss, a quota 300 milioni. E  al primo posto? Sir Paul McCartney, addirittura con uno stipendione da un miliardo e duecentomila dollari, praticamente una roba da cento milioni al mese. Certo, l’ex Beatles – come Sting, del resto – oltre che come bassista si è specializzato (eufemismo) nel canto. Chissà quali sarebbero stati i suoi incassi se la sua esperienza nel mondo musicale si fosse limitata solo al basso. Di certo non ci avrebbe rimesso soltanto lui, ma tutti noi.

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