U2, parole di fuoco da Sharon Osbourne
La moglie di Ozzy Osbourne, Sharon, lancia una nuova invettiva contro il progetto condiviso da Apple e U2 per il lancio di "Songs of innocence"
Sharon la sanguinaria. Il marito mangiava pipistrelli, lei mangia cantanti. Stiamo parlando di Sharon Osbourne, produttrice discografica e moglie del celebre Ozzy, che in questi giorni ha fatto sentire, anche lei, la sua voce circa il progetto U2-Apple che ha lanciato sul cloud di iTunes il nuovo album della band di Dublino. La signora Osbourne non è una di quelle che le manda a dire e di sicuro non rappresenta l'immagine della diplomazia come dimostrano le sue parole circa il lancio di “Songs of Innocence”, al centro di tante polemiche per l’invadenza nei dispositivi del colosso tecnologico di Cupertino. Sharon ha puntato il dito contro la band e li ha accusati un po' di tutto: dal fare musica mediocre fino a paragonarli a groupies politici di mezza età.
Parole al veleno. L’attacco di Sharon Osbourne e modello carro armato: “Siete magnati del business e non più musicisti – ha scritto su Twitter la moglie di Ozzy -. Non mi meraviglia il fatto che abbiate dovuto dare via la vostra musica gratis, perché nessuno la vuole più” ha scritto, prima di rincarare la dose in altri cinguettii al veleno: “Ragazzi niente è gratis, quanto ci fate?” e via di seguito fino ad un sonoro “fuck you” rivolto direttamente a Bono e compagni, con iTunes e Jimmy Iovine coinvolti. Insomma, un bello schiaffo da parte di una donna che ultimamente ne aveva già assestati altri, come quello che ha colpito Kanye West: “Ormai i fan vanno ai suoi concerti per le invettive, e non più per la musica”. Tranchant la signora.