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Music Biz

Miguel Bosè: "Mio padre mi rinchiuse dentro la carcassa di un cervo"

Redazione

Le rivelazioni in un libro shock.

"Mi hanno cucito vivo dentro la carcassa di un cervo. L’hanno svuotato dalle viscere, poi mi hanno lasciato là dentro. Sono svenuto: per la claustrofobia, per la mancanza d’aria, per la brutalità del gesto”. Con queste parole Miguel Bosé racconta nel suo libro uno degli episodi più traumatici della sua vita, quando suo padre lo portò, a soli dieci anni, in una parte del Mozambico per sottoporlo a una sorta di “rito di passaggio” all’età adulta. Il volume si intitola "Il figlio di capitan tuono" e uscirà in libreria in Italia il prossimo 8 marzo (Rizzoli): è un volume di memorie che raccoglie aneddoti e retroscena della prima parte della vita del cantante 65enne, icona degli anni ’80. Sì, perché Miguel Bosé ha deciso di raccontare nel libro solo i fatti precedenti al suo esordio nel mondo della musica. Ma non è tutto: da qui nascerà una serie tv, di cui sono già in corso le riprese per Paramount +.

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