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Music Biz

Quando Jay-Z spiegò il rap a una rockstar

Redazione

Il rapper scrisse a John Densmore dei leggendari Doors dopo il campionamento di un loro brano.

Nel giorno in cui si consumò la tragedia delle Torri Gemelle, l'11 settembre 2001, fece il suo ingresso sui mercati il sesto album in studio di Jay-Z, "The Blueprint". Come spiegato all'epoca, il rapper realizzò il disco in breve tempo mentre, oltre a essere in attesa di due processi penali, stava attraversando un periodo di contrasti con vari colleghi, tra i quali Jadakiss, Fat Joe e soprattutto Nas e Prodigy dei Mobb Deep. L'artista newyorkese attaccò i due rapper del Queensbridge nella traccia "Takeover", utilizzando un campionamento tratto dalla canzone "Five to One" dei leggendari Doors e un'interpolazione di "Fame" di David Bowie. Il batterista della storica formazione anni Sessanta guidata da Jim Morrison, John Densmore, non fu però felicissimo della scelta di Jay-Z di campionare un pezzo della band. Come ricordato poi da Densmore in un'intervista rilasciata all'Huffington Post più di deci anni dopo l'uscita di "The Blueprint", a causa della sua infelice reazione a "Takeover" il rocker iniziò uno scambio di lettere con il rapper.

"L'hip hop stava diventando un fenomeno gigante e io mi chiedevo: 'Ma cosa è questa roba? Non c'è la melodia!'. Ero furioso", spiegò John Densmore, che raccontò poi: "Saputo del mio scetticismo, Jay-Z all'epoca mi ha spedito allora una lettera, insieme a una maglietta della Def Jam, in cui mi scriveva: 'Hey, anche noi combattiamo l'autorità proprio come facevate voi ai vostri tempi'". Nonostante un'iniziale indifferenza alle parole di Jay-Z, diversi anni dopo Densmore ebbe modo di leggere il libro del rapper "Decoded" e ne restò affascinato al punto da chiedergli una mano per scrivere il suo tomo "The Doors: Unhinged". Il rocker decise infatti di riportare alcuni testi di Jay-Z nel proprio libro.

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