Music Biz
Geolier
10 Gennaio 2023
Redazione
Geolier è il nome più caldo in circolazione. Per Lazza e Gué è il più forte rapper di nuova generazione in questo momento in Italia. Napoli, la sua città, lo innalza e lo supporta come un numero dieci della scena. Ne "Il coraggio dei bambini", il suo nuovo e secondo album, che ha raccontato in un'intervista a Rockol, rivendica le sue radici, ma si apre idealmente anche al mondo, con lo sguardo verso l’America. E tutto ciò lo fa rigorosamente con barre in napoletano sulle produzioni curate da Dat Boi Dee. Sfera Ebbasta, Guè, Shiva, Lele Blade, Paky, Lazza, Takagi & Ketra sono gli ospiti di questo suo secondo manifesto.
"I bambini di tutto il mondo hanno un coraggio speciale - ha raccontato a Rockol - Ma non è solo questo, se no sembra che il coraggio si manifesti esclusivamente in momenti difficili. In realtà il coraggio è anche nelle piccole cose, quelle che a me spiazzano. Ti faccio un esempio: se un bambino mi ferma a Milano o in un’altra grande città mi chiede una foto. A Napoli invece conta altro. Ieri mi ha fermato un bambino e mi ha chiesto stupito: ‘Geolier, ma che ci fai qui nel rione?’. Sembrava la domanda di un adulto, ma allo stesso tempo c’era lo stupore, non gli sembrava vero che fossi sotto casa sua. È proprio un altro modo di vivere e pensare”.
Nel disco Geolier parla di strada, ma prende le distanze da un certo mondo. Molti rapper hanno sfruttato l’immaginario gangster per altri fini, per darsi un tono, per costruirsi un personaggio. Lui che cosa ne pensa? “Quel mondo non è un gioco. Io ho visto tante situazioni simili a quelle raccontate nel pezzo ‘I am’ - ha detto al magazine musicale - quando le persone lo fanno per atteggiarsi, imitando un certo mondo, forse non si rendono conto di quello che fanno. Mi fa ridere. La realtà è un’altra cosa”.