105 FRIENDS
Music Biz
Credits: Getty Images
28 Marzo 2023
Redazione 105
È una Lana Del Rey che torna in scena con grande vigore, quella di “Did you know that there’s a tunnel under Ocean Blvd”, il nono album della cantante appena uscito in tutto il mondo. Il nuovo disco è pieno di silenziose elucubrazioni e forti interruzioni, di cuciture visibili e bordi non orlati, dalla prova del coro che attraversa i suoi momenti di apertura al suono del pedale del pianoforte che si rilascia alla fine.
La bellezza – croce e delizia di Lana Del Rey – svanisce o comunque viene dimenticata: qui, Lana cerca qualcosa di più duraturo, la ricerca di questioni "al centro delle cose", come famiglia, amore, guarigione, arte, eredità, saggezza e tutte le contraddizioni e la costernazione che accompagnano la ricerca.
Secondo molti, “Blue Banisters”, il precedente album di Lana Del Rey datato 2021, ha introdotto molte delle idee che spiccano nel nuovo disco: rivisitare il vecchio con nuovo gusto, rilasciare le strutture convenzionali e la lucentezza del pop, scrivere dei propri cari con tenera specificità. Lana, nata Elizabeth Grant, apre “Did you know that there’s a tunnel under Ocean Blvd” con un brano, “The Grants”, che porta il nome della sua famiglia (Grant è il vero cognome di Del Rey), e tiene stretti suo padre, suo fratello e sua sorella con sé per tutto il tempo del disco, come se si preparasse alla perdita.
In una canzone, che esala una preghiera a suon di jazz, invita lo spirito di suo nonno a proteggere suo padre, mentre in un’altra supplica suo fratello Charlie di smettere di fumare. Altrove, in “Sweet”,la maternità – con protagoniste la figlia di sua sorella e l'ipotetica progenie di Lana - si ripresenta ripetutamente, mentre in "Fingertips" affronta l'argomento con una devastante ammissione di insicurezza: "Il bambino starà bene / Ne avrò uno mio? / Saprò gestire la situazione anche se non ne farò uno?".