Music Biz
Isola dei Famosi, pantaloncini invece del bikini per Cristina Scuccia
“Non volevo urtare la sensibilità altrui. Sarà una versione del costume rivisitata. Il bikini non mi metteva a mio agio”
L’ex suora Cristina Scuccia dopo 15 lunghi anni ha deciso finalmente di abbandonare il velo e iniziare una nuova vita. Tra le sue prime avventure ad attenderla c’è il programma, condotto da Ilary Blasi, L’Isola dei Famosi. Cristina ha acquisito visibilità quando nel 2014 si è presentata ai casting di The Voice, vincendo l’edizione e portando davanti agli occhi di tutta Italia la sua storia e il suo progressivo cambiamento, conclusosi con una scelta radicale. Per l’ex suora quest’anno si sta rivelando pieno di emozioni e sorprese, ha infatti rilasciato da poco il suo nuovo singolo, La felicità è una direzione. Il brano racconta appunto le emozioni che la 34enne ha affrontato negli ultimi mesi, da quando la notizia del suo cambiamento ha fatto il giro del mondo.
Manca pochissimo all’inizio del programma, in partenza il 17 aprile, e Cristina ha confessato qualche dettaglio su come sarà questa edizione per lei.
“All’Isola dei famosi senza bikini, sarò a mio agio in pantaloncini” ha rivelato durante una recente intervista. “Non volevo urtare la sensibilità altrui. Sarà una versione del costume rivisitata. Il bikini non mi metteva a mio agio: voglio rispettare i miei tempi e anche quelli di chi mi ha conosciuto in un modo diverso. Io ho metabolizzato il mio cambiamento: arriva dopo un percorso di anni. Ma non tutti si sono abituati, potrebbero pensare che sia impazzita. Non volevo urtare le sensibilità. Ho deciso di indossare dei pantaloncini principalmente perché non mi sentivo pronta io” ha spiegato Cristina, motivando la sua decisione.
Per quanto riguarda la vita selvaggia sull’Isola, l’ex suora ha rivelato di non essere preoccupata: “Vengo da una vita religiosa, le privazioni non sono un problema. Anzi, le vivo come l’occasione per farmi più forte. A volte, privandoci di qualcosa ne facciamo tesoro. Vivo la privazione così, come un dono, come in fondo erano i voti”.