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Clara Soccini ha vinto Sanremo Giovani con il singolo “Boulevard”

La cantante classe 1999 accede di diritto alla kermesse canora del prossimo febbraio insieme ai Santi Francesi e ai Bnkr44

Clara Soccini ha vinto Sanremo Giovani con il singolo “Boulevard”

Credits: Instagram @soccins

20 Dicembre 2023

Redazione 105

Era tra le favorite e non ha tradito le attese: Clara Soccini, per tutti Clara e per i fan di Mare fuori Giulia alias Crazy J, ha vinto Sanremo Giovani e parteciperà di diritto al Festival di Sanremo 2024. Con la canzone Boulevard ha sbaragliato la concorrenza, classificandosi al primo posto seguita dai Santi Francesi e dai Bnkr44 che accedono con lei alla kermesse sanremese. Qui Clara non porterà Boulevard, ma un pezzo inedito come da regolamento intitolato Diamanti grezzi

Classe 1999, è originaria di Travedona Monate, un piccolo paesino della provincia di Varese. Nel 2020 ha esordito sulle scene partecipando al brano Io e te di Nicola Siciliano. La vera svolta è però arrivata con la chiamata ad interpretare la trapper milanese Crazy J nella terza stagione della serie tv amatissima dai giovani Mare Fuori. Qui ha cantato per la prima volta il brano Origami all’alba che ha contribuito ancor di più a portarla alla notorietà. 

Grazie a Boulevard, il singolo autobiografico con cui ha gareggiato scritto insieme a Daniele Magro, ha vinto anche il prestigioso Premio Lunezia come miglior testo musicale in gara. Il brano è un racconto molto personale che ha voluto dedicare alla mamma che ha definito “una donna molto forte che ha cresciuto me e mio fratello ed è da sempre un punto di riferimento per me”. Un pezzo dal messaggio molto forte: “Nella canzone faccio riferimento al fatto che secondo me la cosa che accomuna tutti noi è che non siamo animali solitari ma abbiamo molto bisogno dell’altro e, infatti, nel ritornello la frase più importante che dico è ‘Nessuno si salva da solo”.

Per lei la salvezza è stata cantare da sempre, un modo per “evadere dalla realtà ma anche un modo terapeutico per sfogarmi. Canto da quando ne ho memoria, da piccola mi chiudevo in camera, giravo il biberon e creavo l’eco cantando parole inventate. Poi, crescendo, ho iniziato a scrivere quello che mi succedeva, quello che vedevo, e pian piano sono arrivata qua”.

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