MUSIC BIZ
Céline Dion e l’abuso di un farmaco: “Avrebbe potuto uccidermi”
La benzodiazepina le era stata prescritta per placare i disturbi fisici che le dava la sindrome della persona rigida di cui soffre
Céline Dion ha concesso la sua prima intervista televisiva dopo la diagnosi della sindrome persona rigida che risale nel dicembre 2022. Da allora non si è più esibita in pubblico e ha cancellato il suo tour estivo. Alla giornalista Hoda Kotb della NBC, in un servizio speciale di un’ora dal titolo Celine’s Story, la cantante ha svelato di aver rischiato di morire a causa dell’abuso di un farmaco.
Il medicinale era stato prescritto proprio per contrastare gli spasmi muscolari e la rigidità del suo corpo dovuti alla malattia. Si tratta del Valium, un farmaco che contiene il diazepam, una benzodiazepina usata per alleviare ansia, spasmi muscolari e convulsioni. Una volta preso, riusciva ad esibirsi anche se non al 100% fisicamente. Poi però ha sviluppato una tolleranza e successivamente una dipendenza dato che superava di molto le dosi consigliate di 40 mg.
Ha rivelato: “Onestamente non sapevo che potesse uccidermi. 90 milligrammi di Valium possono ucciderti, puoi smettere di respirare. E a un certo punto il mio corpo si è abituato a 20, 30 e 40 mg finché non è salito. E ne avevo bisogno, rilassava tutto il mio corpo per due settimane, per un mese. Riuscivo a portare lo spettacolo avanti. Ma ormai mi ero abituata e non funzionava più e quindi salivo sempre di più con le quantità”.
I problemi, purtroppo, non sono iniziati nel 2020 ma già nel 2008 durante il tour mondiale Taking Chances. All’epoca era solo un fastidio che nel corso del tempo l’ha costretta ad abbassare il tono della sua voce durante le sue esibizioni. “Avrei potuto lamentarmi e dire che ho lavorato duramente nella vita, fatto tutto ciò che i medici mi hanno detto e sono stata paziente con il mio corpo. Mi toglierà la diagnosi? Mi farà sentire meglio? Come potrebbe mettere in discussione la mia vita, se non viverla? Ecco, ho deciso di vivere la mia vita”.