Loading

MUSIC BIZ

Alex Britti: “Oggi sono un papà, uno chef, un musicista”

Redazione 105

La passione per la cucina, l’amore per il figlio, il ruolo della musica. In una recente intervista il cantante ha parlato della sua “nuova vita”.

Il 18 ottobre è atteso nella capitale per la chiusura del tour Alex Britti Live 2024. “Sono sempre contento di suonare in generale, ma Roma è particolare”, ha ammesso il cantante in un’intervista rilasciata all’Adnkronos.

Nella vita dell’artista, 56 anni, molte cose sono cambiate da quando, ormai più di vent’anni fa, cantava di voler stare “tutto il giorno in una vasca”. Pur volendo, oggi, non potrebbe permetterselo.

Da 7 anni è papà di Edoardo, nato dalla relazione con l’ex compagna Nicole: “Sono molto 'papà', scherzone, giocherellone, anche molto serio, ma non serioso. Cerco di fargli vivere una sana normalità. Va ad una normalissima scuola statale, non lo metto su nessun piedistallo", ha affermato.

Nella sua vita resta fondamentale la musica, che però ha assunto un ruolo diverso, più “laterale”: “La chitarra è il mio punto di partenza ed è stata la mia compagna di viaggio da sempre. Adesso, dopo tanti dischi, non mi considero più in gara. Mi piace stare al lato del campionato, seguirlo, ogni tanto entro e ogni tanto esco”. 

Un approccio che gli permette di vivere la sua passione in libertà, senza ansie. Sempre aperto a nuove sfide, ma non ossessionato. Incuriosito dalla trap e dal rap, non esclude future collaborazioni con la scena: “Qualche nome? Ce ne stanno un sacco, la Dark Polo Gang che poi è rimasto Tony Effe, Franco 126, Salmo, Lazza. Questo vento nuovo mi sfida”. 

Tornerebbe volentieri anche a Sanremo, se ci fosse l’occasione: “Anche se è cambiato tutto, anche il manto stradale della discesa dopo l'autostrada. Se ritorno al festival lo faccio da super senior ma è sempre il festival, non perde quel suo essere super sagra della musica ed è un qualcosa che va vissuto da lì".

Tra le nuove passioni? La cucina. Tanto da autodefinirsi, oggi,  “soprattutto uno chef”: “Passo davvero molto tempo a cucinare, a scegliere le materie prime, ad andare a comprare gli ingredienti e a scegliere le chitarre giuste”, afferma. Perché – sottolinea - in cucina come nella musica è importante cercare “le cose buone”. 

This page might use cookies if your analytics vendor requires them.