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Tony Effe: “A Capodanno sono crollato, le accuse mi hanno ferito”
Il rapper si racconta: dall’amore per Roma e Sanremo 2025 al difficile momento vissuto dopo le polemiche di Capodanno
Alla vigilia della sua partecipazione al Festival di Sanremo 2025, Tony Effe si è aperto in un’intervista a 7 de Il Corriere della Sera, raccontando le sue fragilità e i cambiamenti personali. Il rapper gareggerà con il brano Damme ’na mano, una canzone che unisce sonorità vintage alla Fred Buscaglione e Franco Califano, e che promette di sorprendere il pubblico del Festival.
Tony Effe, che negli ultimi anni ha visto crescere la sua carriera fino al successo del suo ultimo album Icon, certificato come il più venduto del 2024, si è detto profondamente segnato dalle polemiche legate al concerto di Capodanno 2024 a Roma. Invocato da alcuni per le sue presunte frasi violente e sessiste nei brani, l’artista si è visto escluso dall’evento ufficiale del Circo Massimo. In risposta, ha organizzato un concerto alternativo al Palazzo dello Sport, registrando il sold-out in poche ore.
Ma dietro questo successo, il rapper ha vissuto momenti difficili: “Un giorno crollo, stavo traslocando e mia madre mi aiutava. Mi sono messo a piangere. Mi sono vergognato, ma certe accuse mi hanno fatto davvero male. Mia madre mi ha detto: ‘Sei un ragazzo perbene’, e quelle parole sono state importanti per me”.
Nell’intervista, il rapper ha raccontato di essere maturato: la convivenza con Giulia De Lellis, l’amore per il cinema e la lettura di testi come Pinocchio o Il contagio di Walter Siti, consigliato dal suo professore di italiano. “Ho una lezione a settimana: facciamo analisi dei testi. Mi sento molto cresciuto. Ho ancora tanto da imparare, ma voglio migliorarmi”.
Damme ’na mano, il brano con cui si esibirà a Sanremo, è un omaggio alla sua amata Roma, città che ha cercato di rappresentare come un “ragazzaccio”, ispirandosi a una poesia di Umberto Saba: “Ho voluto dare voce alla mia città e alle sue contraddizioni”.