music biz
Credits: Instagram @brunorisas
06 Febbraio 2025
Redazione 105
Brunori Sas, nome d’arte di Dario Brunori, debutta tra i Big del Festival di Sanremo 2025 con L’albero delle noci, una canzone d’autore che esplora le emozioni contrastanti della genitorialità. Un tema affrontato con sensibilità e poesia, dove la felicità incontenibile si intreccia con il timore di non essere all’altezza.
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L’ispirazione principale arriva dalla figlia Fiammetta, di tre anni, che ha reso questo brano ancora più speciale per il cantautore. “Si diverte a storpiare il ritornello e quando canto ‘adesso splende una piccola fiamma’, si indica e dice: ‘Sono io!’”, ha raccontato Brunori. L’albero delle noci, oltre a essere un simbolo del brano, esiste realmente nel paese in cui vive l’artista: “Mi sono convinto che contenga le canzoni che scrivo, quindi volevo omaggiarlo”.
Il testo di L’albero delle noci è un viaggio tra le emozioni profonde della paternità: l’amore incondizionato, il cambiamento e la paura di non essere abbastanza. Brunori racconta come diventare genitori sia un’esperienza travolgente, che modifica per sempre il modo di vedere il mondo. “Hai cambiato l’architettura e le proporzioni del mio cuore”, canta, sottolineando la trasformazione interiore che un figlio porta con sé.
Sono cresciute veloci le foglie sull’albero delle noci
E nei tuoi occhi di mamma adesso splende una piccola fiamma
Io come sempre canguro fra il passato e il futuro
Scrivo canzoni d’amore alla ricerca di un porto sicuro
E come un ragioniere in bilico fra il dare e l’avere
Faccio partite doppie persino col mio cuore
Come si può cadere in basso
Da una distanza siderale
Sono passati veloci questi anni feroci
E nel mio cuore di padre il desiderio adesso è chiuso a chiave
E tu sei stata bravissima all’esame di maturità
Ad unire i puntini fra la mia bocca e la verità
Che tutto questo amore io non lo posso sostenere
Perché conosco benissimo le dimensioni del mio cuore
E posso navigare anche in assenza di stella polare
Vorrei cambiare la voce
Vorrei cantare senza parole
Senza mentire
Per paura di farti soffrire
Vorrei cantarti l’amore, amore
Il buio che arriva nel giorno che muore
Senza cadere
Nella paura di farti male
Sono cresciuto in una terra crudele dove la neve si mescola al miele
E le persone buone portano in testa corone di spine
Ed ho imparato sin da bambino la differenza fra il sangue e il vino
E che una vita si può spezzare per un pezzetto di carne o di pane
E a tutta questa felicità io non mi posso abituare
Perché conosco il sogno del faraone
Le vacche grasse e le vacche magre
E che si può cadere da una distanza siderale
Vorrei cambiare la voce
Vorrei cantare senza parole
Senza mentire
Per paura di farti soffrire
Vorrei cantarti l’amore, amore
La notte che arriva nel giorno che muore
Senza cadere
Nella paura di farti male
Sono cresciuti troppo veloci questi riccioli meravigliosi
E ora ti vedo camminare con la manina in quella di tua madre
E tutta questa felicità forse la posso sostenere
Perché hai cambiato l’architettura e le proporzioni del mio cuore
E posso navigare sotto una nuova stella polare