music biz
Carlos Diaz Gandia, coreografo di Gaia: “Ballare una scelta di vita”
Il coreografo, diventato virale per il suo stile unico, racconta il suo amore per la danza, le collaborazioni con Gaia e Mahmood e il sogno di ispirare gli altri
Carlos Diaz Gandia sembra essere il coreografo del momento dopo essere diventato virale per un video in cui ripassa insieme a Gaia la coreografia di Chiamo io chiami tu con tanto di suoni onomatopeici per tenere il tempo. In un’intervista a Vanity Fair ha parlato di questa popolarità inaspettata e improvvisa: “Ho aumentato un botto i miei follower su Instagram. Molti mi scrivono dicendo che mi vogliono come spirito guida o come sveglia per iniziare la giornata con sprint”.
Con Gaia si è creata una “fantastica energia” quando hanno fatto insieme la coreografia di Sesso e Samba e hanno deciso di continuare a collaborare. Al brano sanremese seguirà anche uno show che curerà lo stesso Gandia. Tutto è nato da questo video fatto per caso: “È stata una vera sorpresa. Lo ha fatto la truccatrice di Gaia durante una sessione lavorativa. Mi muovo così per gasare l’artista. Per me è la normalità, ma la gente ha visto questa combo di ritmo e divertimento in cui metto il cuore. Le persone hanno toccato con mano la mia professione, hanno avuto un contatto diretto con la danza”.
Per lui il ballo è “un modo di espressione: unisce energia e personalità, si vive il presente senza usare le parole. È un’opportunità per conoscere tutti i lati di noi stessi anche a livello fisico. Possiamo abitare personalità differenti e conoscere il ventaglio di possibilità che abbiamo come esseri umani portando all’esterno la nostra interiorità. Per me è una scelta di vita. Sono venuto al mondo per questo, è un amore troppo grande. Non smetterò mai di ballare. Già da neonato sentivo il ritmo. Ma per quelli della mia generazione era difficile spiegare ai genitori di voler intraprendere una carriera del genere. Diciamo che è partito come hobby, mi volevo solo divertire e ho iniziato a danzare a 14 anni. È stato uno shock. Mi sentivo veramente io. Ho compreso quanto volessi farlo per il resto della mia vita. Da lì ha preso piede un processo graduale che mi ha portato a pensare di trasformarlo in un lavoro, ma all’inizio non mi aspettavo niente”.
Chiaramente “c’è sempre qualcuno che parla dell’identità sessuale e del fisico. L’importante è la forza interiore. Non sento di essere stato bullizzato, ma certi commenti sono sempre arrivati. Il mondo adesso è più aperto, mentre per quelli della mia generazione era ancora strano vedere un bambino danzare. Un’esperienza che immagino sia accaduta all’80% dei ballerini”.
Il suo non è un fisico proprio convenzionale per un ballerino e lui vuole proprio lanciare questo messaggio: “chiunque può ballare. Basta crederci e si può essere di ispirazione. Spero che vedendomi chi si sente diverso trovi una speranza. Molte persone mi hanno ringraziato per questo”. Certo questo gli ha portato anche commenti negativi sui social: “È molto facile scrivere cattiverie dietro profili fake. Io so chi sono e sono orgoglioso di quello che sono. Lavoro con il cuore e non faccio male a nessuno. Se qualcuno scrive qualcosa sul mio fisico penso ‘Ok, va bene, non me ne frega niente’. Io sono venuto al mondo per essere felice, non per piacere agli occhi di chi lancia certi commenti. Non meritano la mia energia”.
Dopo essere partito dalla Spagna, in Italia è arrivato per lavorare con Mahmood al videoclip di Clan: “Mi aveva conosciuto per i progetti sui quali ero coinvolto in Spagna. Dal 2021 mi occupo delle sue coreografie”. Il successo è stato evidente fin da subito: “‘RA TA TA’ e ‘Tuta Gold’ in particolare hanno fatto il panico. Due progetti che hanno segnato la nostra collaborazione, con un impatto molto grande pure sui social”. E se dovesse dire un nome italiano con cui collaborare, non ha dubbi: “Anna Pepe, al cento per cento. È stile, la adoro. È l’essenza della musica urbana ed è connessa con quello che mi piace. La sua musica mi fa ballare”.
Nel curriculum può citare anche collaborazioni con Will Smith: “Lo amo. È stata una delle situazioni più professionali fatte nella mia vita. Una vera icona. Il suo staff mi ha chiamato per la partecipazione a La velada del año, un evento spagnolo in cui sono coinvolti streamer, celebrità e content creator. Hanno trovato il mio profilo, ho fatto un colloquio e da lì è nata una collaborazione”.