105 MI CASA
Music Biz
Credits: Ufficio Stampa by Petros Studio
11 Settembre 2025
Redazione 105
Non si direbbe, a vederlo così. Seduto scomposto su un divano, con una semplice T-shirt e delle sneakers rosa, Ed Sheeran sembra un ragazzo qualunque. Eppure, in un camerino che lo separa da 80mila fan urlanti, il cantautore inglese è una delle più grandi popstar del mondo.
Lontano dal clamore, si racconta in un’intervista a Vanity Fair, rivelando come il successo è solo una parte della sua storia.
Visualizza questo post su Instagram
Ma questo ragazzo dai capelli rossi che parla di vita normale è una delle più grandi popstar del mondo. Ma il successo non lo ha reso invincibile, e le sfide personali che ha dovuto affrontare hanno cambiato profondamente la sua visione della vita.
“Ho capito che ci sono alti e bassi. Nessuna vita è al sicuro, nessuna è perfetta. Bisogna accettarla”, racconta. Questa nuova prospettiva si riflette in Play, il suo ultimo album in uscita il 12 settembre, che è diventato un modo per affrontare e metabolizzare le perdite.
Non un semplice ritorno sulle scene, ma una confessione in musica della morte dell'amico Jamal Edwards e della malattia della moglie, Cherry Seaborn. Invece di nascondere le ferite, le ha messe a nudo, offrendo un racconto sincero del suo percorso.
Il successo di oggi, come dice lui stesso, non è più misurato in vendite o stadi pieni, ma nella sua famiglia: “Una moglie bellissima, due figlie, i miei genitori in salute, amici”, afferma.
È lì, in questa normalità, che Ed Sheeran trova il suo vero centro. Una normalità che cerca in ogni modo di proteggere anche se non è sempre facile. “È bellissimo, perché condividiamo gli stessi amici – pensi, uno dei miei storici ora è anche il mio tour manager – e non abbiamo bisogno di presentazioni o altro. È un vantaggio, non un limite. E lei [Cherry] tiene molto a condurre una vita “normale”: viaggiamo spesso in treno, portiamo i bambini al parco. Non è semplice per me, che spesso devo conciarmi in qualche modo, mettermi una maschera o un cappellaccio per non farmi riconoscere”.
Il cantante, oggi 34enne e padre di due figlie, ha rivoluzionato le sue priorità: “Ho rivalutato il tempo in famiglia. Prima giravo il mondo, i tour erano occasioni per visitare posti o anche solo per prendermela con calma. Venivo in Italia e impiegavo tre giorni per fare le attività promozionali. Ora concentro tutto in al massimo 24 ore, poi di nuovo a casa. Mi mancano”.
La strada per il successo, però, è lunga e si costruisce con il fallimento: “Un’altra cosa che ho capito è che la vita non è una corsa a tappe, ma un flusso continuo: ogni giorno si cresce e s’impara, e il fallimento, per come lo consideriamo, è un’occasione per fare meglio”.
Una cosa è certa, Ed Sheeran rimarrà per sempre il ragazzino che cantava da solo nei pub. E anche se tutti i suoi sogni sono stati esauditi, non si ferma: “Ogni giorno mi alleno a sognare. Sono andato ben oltre le aspettative, ma la chiave è non sedersi. Non è questione di avidità o ambizione, ma di varietà”.
E il suo viaggio non finisce qui: sta già lavorando a nuovi territori inesplorati, come un musical e un film, per i quali però dovremo ancora aspettare.