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Robbie Williams, Roger Waters lo esorta a non suonare in Israele

In una lunga lettera pubblicata sul sito Salon.com, l'ex Pink Floyd ha chiesto al collega di rivedere la sua decisione

Robbie Williams

Robbie Williams, Roger Waters lo esorta a non suonare in Israele

29 Aprile 2015

Robbie Williams, Roger Waters lo esorta a non suonare in Israele. L'ex bassista dei Pink Floyd ha fatto un emozionante appello al collega Robbie Williams chiedendogli di rivedere i piani di suonare a Tel Aviv il prossimo sabato. Nella lunga lettera pubblicata sul sito Salon.com, Waters sostiene che la decisione di Williams di suonare nella città israeliana finirà per supportare "Netanyhau ed il suo regime e supporterà anche le sue letali politiche razziste". Rogers ha scritto: "La mia storia dice che anche io ho suonato un concerto in Israele nel 2006 prima di sapere di più. Ho ascoltato le voci di tutti gli schieramenti ed ho provato ad imparare quanto più potevo sulla situazione tra Israele e Palestina. Sono arrivato alla conclusione che "Boycott, Disinvestement e Sanctions" siano il modo migliore e più pacifico per mettere fine alle sofferenze e per creare un futuro migliore per tutte le persone della Terra Santa".

L'appello. Waters ha così esortato Robbie Williams, che ricopre anche il ruolo di ambasciatore Unicef, a non tenere concerti in Israele: "Incoraggio Robbie e tutti gli altri artisti a non suonare in Israele fino a quando Israele non applicherà le leggi internazionali e riconoscere i diritti umani fondamentali di tutte le persone che vivono nella regione, inclusi i palestinesi, e Robbie, questo include anche tutti i bambini palestinesi che giocano a calcio".

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