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Music Biz

Kesha, la Sony si difende: "Non potevamo mettere fine al contratto"

La battaglia legale ha dato ragione all'etichetta ed al produttore Dr. Luke, ma la Sony precisa: "Non potevamo darle quello che voleva"

Kesha, la Sony si difende: "Non potevamo mettere fine al contratto". Vincere una battaglia in tribunale a volte si può trasformare in una "vittoria di Pirro". E potrebbe essere questo il caso anche per la Sony Music subissata di critiche e di proteste dopo il successo in tribunale contro Kesha. A distanza di giorni dalla sentenza, l'avvocato della compagnia Scott Edelman ha rotto il silenzio sulla vicenda: "La Sony sta facendo tutto il possibile per supportare l'artista in questa situazione ma è legalmente impossibilitata a mettere fine ad un contratto di cui non fa parte". Il contratto iniziale infatti è quello del 2005 ed è stato siglato da Kesha e dalla Kasz Money, di proprietà di Dr. Luke e solo successivamente passato alla Sony Music, in quanto società incaricata della distribuzione.

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