14 Gennaio 2014
I manager della casa discografica avrebbero trovato un accordo con gli eredi dell'artista sulla controversia
La causa. La battaglia legale tra i figli di Marvin Gaye e i manager della Sony potrebbe essere arrivata alla fine. La canzone della discordia è "Blurred Lines" di Robin Thicke, che gli eredi del grande cantante soul accusano di plagio. La fine della controversia potrebbe essere arrivata dopo che i manager della Sony hanno trovato un accordo con i familiari dell'artista. L'accordo riguarda però solo l'etichetta discografica e stando a quanto riportato da alcuni siti specializzati, la Sony non sarà chiamata in causa per difendere la sua imparzialità. La causa è stata indirizzata dai figli di Marvin Gaye alla Emi April (posseduta dalla Sony), rea di non aver protetto il catalogo musicale dell'artista della Motown visto che possiede i diritti sia su Gaye che su Thicke.
Thicke si difende. Se la causa con l'etichetta discografica potrebbe essere giunta ad una conclusione non è ancora risolta la disputa con Robin Thicke. La famiglia di Gaye ha accusato il cantante insieme a Pharell Williams e Clifford Harris di aver plagiato il brano "Got to give up". Gli avvocati di Thicke vogliono provare che non c'è somiglianza tra i due brani e dunque almeno di un nuovo accordo la causa proseguirà. Non si tratta dell'unica causa istituita nei confronti di "Blurred Lines", che è stati citata in giudizio anche dai manager della Bridgeport Music, etichetta che possiede i diritti di George Clinton sul catalogo dei Funkadelic. Secondo la casa discografica, infatti, il brano di Thicke avrebbe molti punti in comune con "Sexy Ways". Nei mesi scorsi il cantante avrebbe anche cercato di raggiungere un accordo offrendo una somma a sei cifre che però è stata immediatamente rifiutata.